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Redazione
Rocca Priora (Rm) – E’ l’ultima selezione del Rocca Priora a giocare gare ufficiali. I Giovanissimi provinciali B di mister Alessandro Moglioni, dopo aver vinto nettamente il proprio girone con un cammino sontuoso, stanno provando a dare l’assalto al titolo di categoria. Sabato scorso si è giocata la gara d’andata dei quarti di finale che ha visto i giovani roccaprioresi ospitare il Monterotondo calcio. «Abbiamo vinto 2-0, ma il risultato ci va stretto per quello che si è visto – sottolinea mister Moglioni – Già nel primo tempo abbiamo realizzato due reti con Bacchiocchi, poi con lo stesso attaccante abbiamo colpito due traverse. Inoltre abbiamo costruito e sciupato alcune altre occasioni da rete e solo nel finale gli ospiti hanno provato a crearci qualche grattacapo. Comunque avevo chiesto ai ragazzi di non subire gol in questa partita d’andata e ci siamo riusciti: il 2-0 è certamente un risultato che ci favorisce in vista della sfida di ritorno». Che si giocherà domani alle ore 17 sul campo degli eretini. «Ce la andiamo a giocare convinti delle nostre possibilità – sottolinea Moglioni -, se dovessimo segnare un gol per il Monterotondo diventerebbe quasi impossibile eliminarci. Tra le due squadre, nella gara d’andata, si è vista una bella differenza non solo dal punto di vista tecnico, ma anche fisico nel senso che strutturalmente gli avversari mi sono sembrati più piccoli dei nostri ragazzi. Dovremo comunque giocare con la massima concentrazione perché a queste finali ci teniamo tanto». Se il Rocca Priora dovesse passare il turno tornerebbe subito in campo nel week-end per disputare la semifinale in gara unica contro la vincente dell’abbinamento tra Città di Cerveteri e Academy Qualcio, mentre la finale per il titolo dovrebbe giocarci il 3 o 4 giugno. «Dai risultati degli altri gironi – dice Moglioni – lo “spauracchio” maggiore è rappresentato dallo Sporting Fiumicino, comunque vogliamo cercare di arrivare fino in fondo al di là degli avversari. Nell’ultima gara di campionato, a Pomezia, abbiamo perso la nostra imbattibilità, ma quel k.o. ci è servito molto perché lo abbiamo rimediato in un momento di stagione “ininfluente” e ci ha dato una maggior carica per evitare di ripetere quegli errori».
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