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Continuano le indagini sull’esplosione a Rocca di Papa. Tra le prime ipotesi c’è senz’altro quella della rottura accidentale di un tubo del gas durante alcuni carotaggi. I carabinieri hanno rintracciato – a 150 chilometri – e interrogato i tre operai coinvolti nei lavori. Dopo lo scoppio i lavoratori – impegnati per conto di una ditta di Isernia, che ha ottenuto la commessa in subappalto da una società vincitrice dell’appalto, nella provincia di Frosinone – erano tornati a casa.
I militari dell’Arma hanno sequestrato la trivella utilizzata nei carotaggi, mentre la procura di Velletri ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e lesioni gravi.
L’ultima ricostruzione Secondo quanto ricostruito finora, gli operai dopo la rottura accidentale della condotta del gas avrebbero tamponato con una riparazione di fortuna e chiamato l’Italgas per chiedere un intervento. Subito dopo si sono allontanati. Come accertato, la riparazione non avrebbe retto, rilasciando il gas nell’aria e in particolare all’interno della palazzina del Comune che, dopo essersi saturata, è esplosa.
Quando i Carabinieri della Compagnia di Frascati sono intervenuti, la caccia agli operai è scattata immediatamente.
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