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Salute

Ritirati dal mercato lotti di acqua Cutolo (Rionero): batterio killer presente nelle analisi, falso allarme o verità?

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Sono rimasti tra gli scaffali dei supermercati lucani per molto tempo i lotti sequestrati per “non conformità sanitaria”. È stata ritrovata traccia del batterio virulento (Pseudomonas aeruginosa) che in alcuni casi potrebbero infettare il meato urinario e portare a decesso per setticemia. L’allarme sarebbe partito già lo scorso 6 Settembre grazie al RASFF (sistema di allerta rapido europeo) in quanto dopo analisi specifiche il mercato Belga provulgò i risultati.

I lotti in questione sono: Bottiglie in Pet da un litro e mezzo (6 pezzi) e da un litro (12 pezzi) dei lotti LR 7248 C; LR 7249 C; LR 7250 C; LR 7251 C; LR 7252 C; LR 7253 C; LR 7254 C e LR 7255 C con data di scadenza rispettivamente del 05-09-2018; 06-09-2018; 07-09-2018; 08-09-2018; 09-09-2018; 10-09-2018; 11-09-2018; 12-09-2018.

L’allarme sembra cessato data la comunicazione dello stabilimento di aver ritirato tutti i lotti con contaminati. Si può quindi ora affermare che l’acqua Cutolo sia “sana”? “La Regione Basilicata, – commentano dalla Cutolo – attraverso il monitoraggio avviato dal dipartimento Sanità, ha garantito in collaborazione con l’azienda un sistema di controlli continuo, ponendo in essere tutte le misure necessarie per un accurato monitoraggio delle linee produttive e dei prodotti confezionati, collaborando con le autorità preposte per i campionamenti utili a verificare la salubrità dei propri prodotti”. Scampato pericolo, per questa volta, ma si dovrà sempre aspettare gli altri Stati per effettuare i controlli sull’affidabilità dei prodotti che vengono portati sulle nostre tavole? A quanto pare il batterio non era presente nel prodotto imbottigliato, ma seguendo i vari processi si evidenziava una presenza dello stesso nel solo serbatoio di stoccaggio, per precauzione però l’azienda ha richiamato i lotti incriminati ed ha provveduto ad ulteriori controlli da parte dell’ARPAB a della ASL le quali assicurano il cessato pericolo.
“Esclusa la presenza del batterio – conclude Cutolo – alla fonte, al serbatoio di accumulo dell’acqua minerale, nei prodotti finiti e nell’intero ciclo produttivo rimane alto l’impegno dell’azienda teso a garantire un assoluto livello di qualità e purezza dell’acqua imbottigliata e di attenzione al consumatore, che da sempre contraddistingue le aziende del Gruppo San Benedetto. Ci auguriamo che la nostra sicurezza alimentare sia sempre tenuta sotto controllo Europeo, ma soprattutto Nazionale. Possiamo dirci fortunati per aver sfiorato il cratere del Vesuvio, senza però caderci dentro.”
Giulia Ventura

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