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di Marco Staffiero
Il nostro è un paese strano. Tutti sanno del serio rischio sismico che corre l'Italia e nessuno cerca di creare delle soluzioni valide al problema. Come spesso capita si rimane alla finestra ad aspettare i disastri. E’ un’Italia che vive in eterna campagna elettorale. L’indagine presentata a Roma da Legambiente con il XVII Rapporto Ecosistema Scuola, parla da sola: quasi nove scuole italiane su 10 (l'87%) sono costruite senza criteri anti-sismici. Dall'analisi emerge che il 65,1% delle scuole è stato costruito prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica del 1974 e il 90,4% prima della legge in materia di efficienza energetica (1991).
Un altro dato è che "Il 40% delle scuole si trova in aree a rischio sismico e il 3% in aree a rischio idrogeologico". Sul fronte della sicurezza antisismica, prosegue il report, "anche se cresce la percentuale media degli edifici che hanno effettuato verifiche di vulnerabilità sismica, che passa da circa il 25% dello scorso anno al 31%, rimane troppo bassa la media nazionale di quelli costruiti secondo criteri antisismici, meno del 13%. Ancora forti le differenze tra Nord e Sud: i capoluoghi di provincia del Sud dichiarano di avere 3 scuole su 4 in aree a rischio sismico e una necessità di interventi di manutenzioni urgenti che è del 58,4%", quasi il 20% in più della media nazionale; "il nord, invece, mantiene una discreta capacità di investimenti, per esempio nella manutenzione straordinaria, con 62.807 euro ad edificio, cifre in media 5 volte maggiori delle altre aree del Paese".
Complessivamente – viene spiegato – "il 71% degli interventi avviati è stato di tipo non strutturale (19.724 interventi) e questo spiega perché non si vedono ancora grandi miglioramenti nella condizione strutturale delle nostre scuole". Ma, "su 5.861 edifici, il 39,4% necessita di interventi di manutenzione urgenti. Solo il 15,3% delle scuole ha effettuato indagini diagnostiche dei solai mentre il 5,3% ha effettuato interventi di messa in sicurezza. Certificazioni fondamentali come quello di agibilità, mancano al 40% delle scuole, nelle Isole all'80%, e di prevenzione incendi a circa il 58%, nelle Isole al 73%". La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto. L’Italia è un paese sismico, ma come spiegano gli esperti le scosse dell’intensità che si sono verificate negli ultimi mesi nel centro della penisola non possono giustificare la distruzione totale di intere aree. Bisogna costruire in maniera diversa, bisogna contrastare il pericolo terremoti con adeguate strutture se non si vuole piangere ancora.
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