Cronaca
Riqualificazione ferrovia Roma-Viterbo: tra ritardi e disagi il sindaco di Sant’Oreste convoca l’assemblea pubblica
Tempo di lettura 5 minutiL’Amministrazione istituisce una Commissione Speciale di Studio e convoca un’assemblea pubblica. Invitati Regione, Cotral e Atac
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5 anni faon
Parte da Sant’Oreste la mobilitazione istituzionale volta a dare un’accelerazione agli interventi di riqualificazione previsti sulla ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo. “Rispetto alle evidenti criticità”, esordisce la Sindaca Valentina Pini, “avviamo un percorso collegiale e intercomunale, aperto ai cittadini interessati, ai Comitati dei Pendolari e ai Sindaci dei paesi della via Flaminia e del Viterbese. L’obiettivo è di avere dalla Regione Lazio certezze sulle tempistiche e di proporre soluzioni per mitigare i disagi attuali e futuri”.
L’avvio del percorso lunedì pomeriggio, 19 agosto, con la seduta preliminare della “Commissione Speciale di Studio sui trasporti”, convocata dall’Amministrazione nell’aula consiliare. Oltre alla Sindaca Pini, erano presenti gli assessori Anna Cenci e Mario Falchetti, i consiglieri Andrea Diamanti, Andrea Miscia e Gabriele Salvatori, i rappresentanti del Comitato Pendolari RomaNord Fabrizio Bonanni e Rita Rossi nonché l’associazione no-profit TrasportiAmo.
“Il Comitato ha risposto all’invito del Sindaco”, precisa Bonanni, “invece da un lato la Regione Lazio, dall’assessore Alessandri al Presidente della commissione trasporti Patanè ai componenti della stessa, Novelli e Porrello, dall’altra Atac, nella persona del Direttore dell’Esercizio Nicastro, ugualmente invitati, hanno declinato: i motivi sono sconosciuti, crediamo che nemmeno abbiamo dato riscontro alla lettera, che a noi è pervenuta i primi di agosto”.
Ma il forfeit delle parti in causa, scontato e comunque assurdo, è stato, al contrario di quanto si possa pensare, il motivo trainante dell’istituzione di questa Commissione, “costituita da amministratori, comitati dei pendolari e tecnici”, ribadisce la prima cittadina di Sant’Oreste, “che ha la funzione di accendere e mantenere accesa una luce sul problema dei trasporti locali, ne dia la più ampia risonanza e porti al coinvolgimento di altre Amministrazioni locali, facendo da centro di propulsione”.
A cominciare dalla Roma-Viterbo, asse fondamentale e sostenibile della mobilità, se messa nella condizioni di funzionare. “La situazione del servizio ferroviario è drammatica”, sottolinea il Comitato. “Regione e Azienda non sono stati reattivi nel comprendere e risolvere i disagi causati dall’adozione delle direttive di ANSF. Le soppressioni sull’orario ridotto sono quotidiane, il servizio sostitutivo con bus è insufficiente, un mero palliativo estivo, tanto da costituire un ulteriore problema, che esploderà il 16 settembre prossimo alla riapertura delle scuole”.
“Il Comitato non può accettare”, rimbecca Bonanni, “la sostituzione del treno con il bus e il conseguente depotenziamento del trasporto su ferro per favorire quello su gomma, che influisce sulle emissioni e sul traffico veicolare della Flaminia, già notoriamente congestionata. Dobbiamo pretendere che chi deve decidere le sorti del nostro treno faccia in fretta perché anche se non ci sono i treni, Atac comunque viene ben remunerata per il suo servizio, circa 90 milioni di euro l’anno”.
Secondo il rappresentante del Comitato è “importante che i Comuni e i loro Sindaci premano costantemente affinché vengano avviati i lavori di ammodernamento, come ha già iniziato a fare, con questa iniziativa, quello di S. Oreste. Riguardo ai lotti dei lavori, essi sono stati aggiudicati ma sono bloccati a causa dei ricorsi; del resto non sembra che siano state fatte le pratiche di esproprio dei terreni, per il completamento delle quali occorrono dai tre ai sei mesi. Infine, bisogna tener conto del fatto che una volta affidati i lavori, occorrono dai trenta giorni ai sei mesi dopo la stipula del relativo contratto che esso diventi efficace. Da questo termine la ditta assegnataria dei lavori ha tre anni di tempo per stilare il progetto esecutivo. Bisogna poi attendere ancora che partano i lavori dopo l’approvazione del progetto esecutivo”. “È fondamentale il trasporto trasversale”, sottolinea Rita Rossi, “ovvero che debba essere integrato e potenziato il trasporto pubblico tra i singoli Comuni. I servizi attuali sono talmente carenti da questo punto di vista che, per muoversi tra due aree poco distanti in linea d’aria, si debbano intraprendere percorsi complessi, per i quali si impiega e si perde molto tempo”.
D’accordo sul da farsi l’associazione TrasportiAmo: “La ferrovia paga i ritardi macroscopici di Regione e Atac, la mancata attuazione di interventi mirati a elevare gli standard di sicurezza secondo le normative recepite dall’ANSF; questo ha comportato l’emanazione di provvedimenti stringenti all’esercizio che, di fatto, hanno macellato l’extraurbano. Al riguardo”, annuncia, “abbiamo predisposto un nuovo orario grafico, elaborato con personale tecnico esperto, col quale dimostreremo che è possibile mantenere e potenziare il servizio ferroviario, specie nelle tratte Montebello-Sant’Oreste e Civita Castellana-Viterbo, nel rispetto di quanto dettato dall’Agenzia medesima. Lo presenteremo in Regione e in Atac, e chiederemo il supporto delle Amministrazioni interessate, a cominciare proprio da Sant’Oreste, sempre disponibile, e al Comitato. Il nostro obiettivo è di aumentare la produzione (treno/Km) e l’offerta dei posti/treno nonché di diminuire l’uso dei bus sostitutivi. È una proposta tecnicamente fattibile”.
L’associazione inoltre, ricorda la battaglia per salvare le carrozze storiche del 1932, assieme al Comitato TSRL – Trasporti Storici di Roma e Lazio e alla Cooperativa ARS Onlus, rimarcando le “potenzialità turistiche della linea”. Poi aggiunge: “non costituisce un problema il fatto che la tratta extraurbana della RomaNord sia a semplice binario, una dimostrazione è la Roma Ostiense-Viterbo (FL3) di Trenitalia, che si presenta ugualmente a binario unico nella tratta fuori Roma. La differenza sta nell’adozione o meno di sistemi e sottosistemi che per esempio garantiscono il distanziamento e la marcia dei treni nonché la protezione dei passaggi a livello”.
In chiusura della Commissione si è deciso di convocare un’Assemblea Pubblica per il 23 agosto alle ore 18.30 presso in Bunker Soratte che vedrà coinvolti i Comuni, compresi quelli della provincia di Viterbo, serviti dalla RomaNord. Invitati a partecipare il personale coinvolto nella gestione dei trasporti locali, appartenente alla Regione Lazio, al XV Municipio di Roma, alle aziende Atac e Cotral.
“Il Comitato Pendolari c’è sempre”, conclude Bonanni, “a supporto di chi vuole il bene della ferrovia e combatterà con ogni forza chi vuole depotenziare o smantellare una linea che dovrebbe essere una risorsa per il Lazio anche a fini turistici. Invece si pensa a rottamare e a distruggere carrozze storiche per far cassa. Ci vediamo presto, tutti uniti e sindaci in testa (da Sacrofano a Viterbo) per ribadire il bisogno di avere un servizio pubblico vero e non questo disservizio pubblico”.
“Riteniamo che non possiamo abbandonare i pendolari”, è il commento finale della Sindaca Valentina Pini, “che ogni cercano di raggiungere il posto di lavoro. Riteniamo ancora che tutte le misure intraprese non sono stati sufficienti per limare le criticità. Chiediamo alla Regione una risoluzione al problema, che travolgerà non soltanto i lavoratori ma anche gli studenti. Cercheremo di coinvolgere i Sindaci dell’asse Flaminia e del viterbese, coinvolti nel disagio, e la stessa Regione come interlocutore. È essenziale la partecipazione all’assemblea pubblica di venerdì 23 agosto, attraverso la quale sarà possibile dare un segnale forte a chi è deputato a dare risposte”. L’unione fa la forza.
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