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di Angelo Barraco
Rimini – Una badante russa, di 57 anni, assisteva un anziano di 88 anni che risiedeva a Morciano, Rimini. L’uomo si è suicidato però dopo aver creato un diversivo, ovvero ha chiesto alla badante di recarsi presso la sua abitazione per prendere delle cose. La donna è stata denunciata con l’accusa di “omessa vigilanza e abbandono di persona incapace”, poiché l’assenza della donna e l’omissione della vigilanza all’anziano ha determinato il suicidio. Sempre a Rimini, ma in circostanze totalmente diverse, un uomo è stato privo di vita. L’uomo era un senzatetto di origine romena e senza fissa dimora. L’uomo viveva in uno stabile in disuso che utilizzava come rifugio per la notte, malgrado avesse un figlio che risiedeva in città. Da quanto emerso in una prima analisi, il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali. L’uomo soffriva di asma e il giorno prima di morire si era rivolto al Pronto Soccorso dell’ospedale Santarcangelo per aiuto. La Procura acquisirà le cartelle cliniche e farà accertamenti approfonditi sul caso.
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