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Redazione
Rimini – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rimini all'esito di una indagine "lampo" hanno arrestato due persone per possesso e spendita di banconote false. Padre e figlia, entrambi di origine partenopea, da anni residenti a Rimini, sono stati arrestati nel pomeriggio di ieri poiché trovati in possesso di 335 banconote da 20,00 ciascuna, false. L'indagine è scaturita da una perquisizione domiciliare, che ha consentito di sequestrare l'ingente bottino, eseguita dai militari a seguito del rinvenimento di otto banconote false nella disponibilità dei due, sottoposti a controllo a bordo della loro autovettura in via Settembrini nel corso di un servizio finalizzato al controllo del territorio e alla repressione dei reati in genere.
Erano abilmente contraffatte con tanto di ologrammi e normali segni di usura, tali da indurre in inganno chiunque se non osservate attentamente. A conclusioni dei relativi accertamenti per loro sono scattate le manette, l'accusa è di concorso in spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, e in attesa del relativo processo l'Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari. Ora i Carabinieri stanno indagando se e quante banconote siano state effettivamente utilizzate presso locali attività commerciali. Per ora le 335 banconote da 20,00 Euro (per un totale di 6.700,00) sono state sequestrate e tolte dalla circolazione.
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