Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
di Maurizio Costa
Dopo aver presentato i dieci punti con le proposte del Movimento 5 Stelle riguardo alle riforme, Matteo Renzi, definito il "bradipo" da Beppe Grillo, propone un incontro per giovedì o venerdì, "Va bene presso la Camera, va bene in streaming, fateci sapere" ha scritto il Pd sul proprio sito. L'incontro si svolgerà, bisognerà vedere se i grillini riusciranno a far valere le loro idee riguardo alla riforma del Senato prima che il premier chiuda la pratica.
"La legge elettorale per noi va approvata il prima possibile – si legge nella lettera dei democratici – Dunque, ragionevolmente, prima dell’entrata in vigore della riforma costituzionale. Dovendo azzardare dei tempi potremmo dire che entro il 2014 si approva definitivamente la legge elettorale." Le proposte del Movimento sono molto interessanti, secondo i dem, che vorrebbe valutarle in un clima sereno e disteso, senza insulti.
Riguardo all'immunità parlamentare, inserita nel decreto e osteggiata dai grillini, la lettera del Pd non sembra essere molto chiara: "La vostra posizione è molto seria. Siamo pronti a discuterne, anche con gli altri partiti. Come sapete noi non guardiamo in faccia a nessuno e abbiamo votato per l’arresto anche di nostri colleghi. Voi ci assicurate che per qualsiasi procedimento già in corso contro parlamentari del Movimento Cinque Stelle rinuncerete all’immunità? Per noi è molto importante capire se su questo tema fate sul serio o no." Un ritorno alla storia passata, che non farà piacere a Beppe Grillo.
Il M5S ha paura di essere messo da parte, a favore dell'intesa che Renzi ha stipulato con Berlusconi per la scrittura e l'approvazione delle riforme elettorali e costituzionali. Intanto, entro martedì sera alle ore 20, scade il termine per presentare gli emendamenti al Senato per le riforme, e mercoledì comincerà la votazione.
Correlati