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RIFORMA DELLA SCUOLA: APPROVATO L’ARTICOLO 9 SUL RUOLO DEI PRESIDI

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Tempo di lettura 2 minutiIl ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha twittato: “Con art9 #labuonascuola nuovi strumenti per autonomia, non ci sarà nessun preside –padrone ma dirigente responsabile e valutato"

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di Christian Montagna

Roma- Approvato dalla Camera con 214 voti favorevoli, 100 contrari e 11 astenuti l’articolo 9 del ddl Scuola riguardante le competenze del dirigente scolastico. Dopo una serie di proteste dunque i l governo incassa anche l’approvazione di quest’altro punto della riforma. L’articolo prevede il conferimento degli incarichi ai docenti di ruolo ad opera del preside che dichiarando assenza di rapporti di parentela o affinità entro il secondo grado potrà scegliere il corpo docenti. Non sono mancate le opposizioni, soprattutto quelle del M5S che protestano contro i “super presidi”. Come già siamo stati abituati in questi giorni, anche stavolta il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha twittato: “Con art9 #labuonascuola nuovi strumenti per autonomia, non ci sarà nessun preside –padrone ma dirigente responsabile e valutato.” In piazza anche esponenti dell’Unione degli studenti e i principali sindacati di categoria. Proprio in vista delle votazioni finali di domani, si temono numerosi scontri e proteste a Montecitorio.

L’EMENDAMENTO
Un altro emendamento approvato nell'aula della Camera prevede che "per il triennio 2016-2018 possono essere attribuiti incarichi temporanei di livello dirigenziale non generale di durata non superiore a tre anni per le funzioni ispettive". Tali incarichi "possono essere conferiti, nell'ambito della dotazione organica dei dirigenti tecnici in servizio presso il ministero dell'Istruzione anche in deroga, per il periodo di durata di detti incarichi, alle percentuali ivi previste per i dirigenti di seconda fascia".
Viene perciò imposta la spesa nel limite massimo di 7 milioni di euro per ciascun anno del triennio. I docenti potranno autocandidarsi ma la scelta resta comunque ai Presidi. Il dirigente, per la copertura dei posti della scuola affida gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti. Saranno ammessi dunque anche docenti con concorsi diversi da quelli per cui sono abilitati purché posseggano titoli di studio, percorsi formativi e competenze professionali in linea con gli insegnamenti da ripartire.

GLI INCARICHI
Gli incarichi avverranno su alcuni criteri: durata triennale e rinnovabile per ulteriori cicli triennali; conferimento degli incarichi con modalità che valorizzino il curriculum, le esperienze e le competenze professionali, anche attraverso lo svolgimento di colloqui; trasparenza e pubblicità degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti attraverso la pubblicazione sul sito internet della scuola. Il docente potrà accettare la proposta e nel caso di più proposte valutare l’opzione migliore accettandone almeno una. Qualora il dirigente scolastico però non dovesse individuare gli insegnanti, sarà l’Ufficio Scolastico regionale ad assegnarli. La durata sarà triennale e rinnovabile; sarà garantita la trasparenza nei criteri adottati.

LE SUPPLENZE
Sarà sempre compito del dirigente scolastico effettuare le sostituzioni dei docenti assenti fino ai 10 giorni con personale dell’organico dell’autonomia che "se impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado d'istruzione di appartenenza".

LO STAFF DEL PRESIDE
Sarà formato dal 10 % dei docenti che lo supportano nell’organizzazione didattica della scuola. I docenti da lui scelti saranno parte dello Staff del dirigente scolastico.

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