Connect with us

Rieti

RIETI: TUTTI PAZZI PER "RIETI ELETTROACUSTICA"

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuto Dal 1° al 3 ottobre al Teatro Flavio Vespasiano "Rieti Elettroacustica"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Redazione

Rieti – Al via da martedì 1° ottobre la seconda edizione di "Rieti Elettroacustica – Strumenti e Musica del Presente", la rassegna di musica contemporanea elettroacustica organizzata dall'Associazione NUME-Nuova Musica per l'Educazione con la collaborazione del Collettivo Bateau-Lavoir e dell'Assessorato alle Culture del Comune di Rieti.

La rassegna si terrà al teatro Flavio Vespasiano e si articolerà in tre serate dal 1° al 3 ottobre. Dopo l'edizione dello scorso anno, dedicata al sax, saranno di scena le corde, con l'intervento di solisti al violino e al pianoforte. Il primo concerto, intitolato "Il violino e il suo doppio (digitale)" vedrà impegnata la violinista Cristina Constantin in un repertorio di classici contemporanei e musiche di recentissima produzione per violino ed elettronica. Con il secondo concerto, "Paesaggi d'invenzione – Musica per solo ascolto" saranno proposti ascolti di musica per computer a cura di compositori emergenti (Alessio Gabriele, Massimiliano Cerioni, l'iraniano Madjid Tahriri e i reatini Claudia Rinaldi e Danilo Santilli), ascolti corredati da proiezioni di videoarte digitale. Concluderà la rassegna il concerto del pianista Lorenzo Meo, intitolato "Il pianoforte e i suoi…multipli", che proporrà musiche per pianoforte ed elettronica di grande impegno virtuosistico. I concerti inizieranno alle ore 21 e l’ingresso è libero.

"Avevamo seguito con grande interesse la prima edizione di questa manifestazione – dichiara l’Assessore alle Culture Diego Di Paolo – e quest'anno siamo stati vicini come Amministrazione al suo ideatore, Luigi Pizzaleo, che ha offerto l'opportunità di portare nuovi linguaggi musicali all'interno della stagione culturale del Teatro Flavio Vespasiano. La nostra politica culturale prosegue all'insegna di un'apertura continua nei confronti dell'innovazione".
 

Cronaca

Amatrice, 7 anni dopo il sisma: la Polizia Stradale ancora nei container. L’appello del SAP e le reazioni politiche

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Tra promesse di ricostruzione e ritardi burocratici, le forze dell’ordine continuano a operare in condizioni precarie

A sette anni dal devastante terremoto che ha sconvolto il Centro Italia nella notte del 24 agosto 2016, la ricostruzione di Amatrice procede con lentezza esasperante, lasciando ancora aperte numerose ferite. Tra queste, spicca la condizione in cui versano le forze dell’ordine, costrette a operare in un container, lontano da una sede adeguata.

Ricostruzione dei fatti: Il sisma del 2016 ha raso al suolo gran parte del centro storico di Amatrice, causando 239 vittime solo in questa località. Nei giorni immediatamente successivi al terremoto, le forze dell’ordine si sono trovate a operare in condizioni di emergenza, utilizzando strutture provvisorie per garantire la sicurezza in un territorio devastato. Quello che doveva essere un arrangiamento temporaneo si è però protratto per anni, nonostante le ripetute promesse di una rapida ricostruzione.

“È inaccettabile che, a distanza di così tanto tempo, i poliziotti di Amatrice siano ancora costretti a lavorare in un container”, denuncia Maurizio Nicoli, segretario provinciale del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia di Stato). “Capisco le difficoltà legate alla ricostruzione, ma la presenza di un Distaccamento della polizia funzionale è fondamentale per garantire la sicurezza di un territorio che sta cercando di risorgere.”

Maurizio Nicoli, segretario provinciale del SAP

Nicoli sottolinea come la sede di polizia sia un punto di riferimento essenziale per la comunità, soprattutto in un momento delicato come quello della ricostruzione. “È difficile svolgere un servizio efficiente in condizioni di precarietà”, afferma il sindacalista, “e questo si riflette inevitabilmente sulla qualità della vita dei cittadini.”

Reazioni politiche: Il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine: “Condividiamo pienamente le preoccupazioni espresse dal SAP. La situazione della Polizia Stradale è emblematica dei ritardi che ancora affliggono la ricostruzione. Stiamo facendo pressione su tutti i livelli istituzionali per sbloccare questa situazione.”

Il consigliere regionale del Lazio, Eleonora Berni, ha dichiarato: “La Regione ha già stanziato i fondi necessari per la nuova sede della Polizia Stradale. È inaccettabile che la burocrazia rallenti un’opera così importante. Chiederemo un’audizione urgente in commissione per capire dove si è arenato l’iter.”

Il deputato locale, Marco Fioravanti, ha annunciato un’interrogazione parlamentare: “Porterò la questione all’attenzione del Ministro dell’Interno. Non possiamo permettere che chi garantisce la nostra sicurezza lavori in condizioni così precarie.”

Prospettive future: Nonostante le difficoltà, sembra esserci una luce in fondo al tunnel. “Ho appreso che il progetto per il nuovo Distaccamento è stato approvato e che i fondi sono stati stanziati”, spiega Nicoli. “Ora manca solo che qualcuno dia il via ai lavori. Ovviamente, non chiediamo privilegi, ma semplicemente le condizioni necessarie per svolgere al meglio il nostro lavoro.”

L’appello del sindacato di polizia si inserisce in un contesto più ampio, quello di una comunità che attende con ansia il completamento della ricostruzione. Molti cittadini, infatti, vivono ancora in condizioni di precarietà, tra case inagibili e strutture provvisorie.

“Quello che chiediamo è un’accelerazione dei lavori”, conclude Nicoli. “Non solo per i poliziotti, ma per tutta la comunità di Amatrice. È ora di voltare pagina e di guardare al futuro con rinnovata speranza.”

La vicenda della Polizia Stradale di Amatrice è diventata simbolo di una ricostruzione che, nonostante gli sforzi e le promesse, fatica ancora a decollare. Mentre le istituzioni si rimbalzano le responsabilità, la comunità locale continua a guardare con speranza, ma anche con crescente frustrazione, a un futuro che tarda ad arrivare.

Continua a leggere

Cronaca

Nuovo sistema di sicurezza per l’Olio Sabina DOP

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Un’etichetta speciale garantirà l’autenticità e la qualità dell’olio extravergine della Sabina

L’Olio Sabina DOP, un pregiato olio extravergine d’oliva, sta per ricevere una nuova etichetta di sicurezza. Questa etichetta è simile a quelle usate sulle banconote e viene realizzata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, l’ente che si occupa di stampare i soldi e i documenti ufficiali in Italia.

L’etichetta avrà un codice QR, che è come un codice a barre che si può leggere con lo smartphone. Quando si inquadra questo codice con la fotocamera del telefono, si potranno vedere informazioni sulla provenienza e la qualità dell’olio.

Questo sistema serve a due scopi principali:

  1. Aiuta i consumatori a essere sicuri che stanno comprando il vero Olio Sabina DOP e non un’imitazione.
  2. Protegge i produttori locali dalla concorrenza sleale e dai falsi prodotti “Made in Italy”.

David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio (un’associazione di agricoltori) e di Unaprol (un’organizzazione di produttori di olio), ha detto che questo sistema è molto importante per garantire la sicurezza ai consumatori e proteggere gli agricoltori.

L’accordo per usare questa nuova etichetta è stato firmato dal Consorzio Olio Sabina DOP (l’organizzazione che rappresenta i produttori di questo olio), Agroqualità (un ente che certifica la qualità dei prodotti agricoli) e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Alessandro Donati, presidente del Consorzio Sabina DOP, ha sottolineato che questo accordo è un segnale importante per il territorio e per i consumatori, perché aumenta la fiducia nel loro prodotto.

In sintesi, questa nuova etichetta aiuterà le persone a riconoscere il vero Olio Sabina DOP e a saperne di più sulla sua qualità e provenienza, semplicemente usando il proprio smartphone.

Continua a leggere

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuto

image_pdfimage_print

Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti