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RIETI, SVILUPPO DEL TERMINILLO: PRECISAZIONI E CHIARIMENTI DEL MOVIMENTO CIVICO RIETI VIRTUOSA

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“Il mancato raggiungimento di questo obiettivo, ritenuto prioritario dallo stesso Trancassini per il versante Leonessano, dimostra ulteriormente l’inconsistenza dell’Amministrazione Petrangeli, come delle precedenti, in tema di sviluppo sostenibile della montagna reatina”.

Nota del Movimento Civico Rieti Virtuosa

Rieti – Nelle elezioni comunali del 2012 l’unico programma elettorale con un dettagliato piano di azioni per il Terminillo era quello di Rieti Virtuosa .
Tra i tanti interventi proposti in un’ottica di distretto turistico integrato attivo 365 giorni l’anno, il riammodernamento e la ristrutturazione degli impianti sciistici esistenti, con la valutazione del collegamento sciistico con Leonessa su base concertata nel rispetto della legge e dell’ambiente.
Questa precisazione serve prima di tutto a smentire chi vuole relegare il movimento civico ad un gruppo di paladini dell’immobilismo amministrativo, “in cerca di visibilità personale attraverso azioni di terrorismo mediatico”. Serve inoltre a dimostrare che è possibile fare politica in modo coerente senza salire sul carro di coloro che, per raggiungere l’obiettivo, cercano scorciatoie burocratiche improbabili, che poi si trasformano puntualmente in iter amministrativi contorti e senza sbocco.
In questo senso ribadiamo che il “caso Terminillo” è emblematico e sta a dimostrare che la situazione disastrosa in cui versa il nostro territorio montano non è certo colpa del CAI o di Rieti Virtuosa ma soltanto degli amministratori provinciali e comunali di destra e sinistra che hanno governato in questi ultimi 20 anni, nonché di alcuni dirigenti che li hanno assecondati.

L’iter burocratico seguito dalla Provincia di Rieti parte addirittura nel 2006 con il “Programma di interventi” elaborato dall’Arch.Gianni Celestini. Successivamente alla bocciatura delle azioni in quelle aree vincolate che ancora oggi vengono interessate dal programma di interventi “Terminillo Stazione Montana”, si cerca finalmente di reindirizzare la pianificazione territoriale all’interno del corretto contesto normativo con l’approvazione del Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG).

Peccato che, mentre nel PTPG del 2008 “la strategia su cui si basa l’intero Progetto di territorio vede come elemento centrale l’istituzione del Parco Naturale del Terminillo”, nello Studio di fattibilità “Terminillo e Monti reatini” redatto dall’Arch. Miluzzo nel 2012, propedeutico all’approvazione del programma di interventi “Terminillo Stazione Montana” dell’Arch. Orlandi, questo aspetto strategico e vincolante si perde. Inoltre, in ottemperanza alla richiesta della Regione Lazio di limitare “gli interventi alle aree già interessate dall’impiantistica esistente”, nel 2009 la Provincia aveva già provveduto a sviluppare l’analisi di fattibilità degli interventi con la consulenza specialistica del Dott. Daniele Costantini che, come ricordato dal Sindaco Trancassini nell'intervista di Radiomondo, è servita "quando bisognava bloccare l'operazione di Leonessa e del referendum", cioè il progetto ISIC che ha poi puntualmente ricevuto parere di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA)
negativo nel 2010.

Nel 2015 stessa sorte toccherà necessariamente al Piano di interventi “Terminillo Stazione Montana” in quanto doveva essere preventivamente sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) – è come se per fare un Piano di lottizzazione qualcuno presentasse una DIA – ed inoltre alcuni dei progetti  in esso contenuti (ed in parte già realizzati senza la necessaria VIA) vanno ad interferire con quelle aree SIC e ZPS per le quali non sono state ancora adottate le Misure di conservazione obbligatorie.

Risultato di tutto ciò sarà un’infrazione pesantissima da parte della Commissione Europea, la perdita di cospicui Fondi strutturali e dei 20 milioni della Regione Lazio, nonché l’ennesima stagione (2 mesi appena) sciistica senza nemmeno il rifacimento degli impianti di risalita della Cardito nord, della Togo e Colle di mezzo che avrebbero quanto meno consentito di trattenere nella parte del comprensorio afferente a Rieti e Micigliano le persone che hanno una seconda casa e che vi gravitano principalmente nei periodi festivi. Il mancato raggiungimento di questo obiettivo, ritenuto prioritario dallo stesso Trancassini per il versante Leonessano, dimostra ulteriormente l’inconsistenza dell’Amministrazione Petrangeli, come delle precedenti, in tema di sviluppo sostenibile della montagna reatina.

Nota di chiarimento a margine in merito alle precisazioni dell'Architetto Fabrizio Miluzzo

Non abbiamo affermato che "l’architetto Miluzzo Fabrizio e’ il progettista di Terminillo stazione montana – turismo responsabile”. Abbiamo semplicemente detto che è stato il progettista e RUP del Progetto di territorio “Terminillo e Monti reatini” propedeutico all'approvazione, nel 2013 nei singoli consigli comunali, del programma di interventi denominato “Terminillo Stazione Montana-Turismo responsabile” progettato dall’Arch. Orlandi, in parte già realizzato (sostituzione seggiovie di Campostella e Monte Tilia) e solo da pochi giorni presentato in Regione per ottenere il parere di VIA sempre senza passare per la VAS. Infatti, nelle premesse del Progetto “Terminillo stazione montana – turismo responsabile” di Orlandi/Abbruzzese viene citata espressamente la conferenza dei servizi preliminare che ha esaminato lo Studio di fattibilità Miluzzo/Abbruzzese e dalla quale sarebbe dovuto emergere che si trattava di una proposta di piano/programma ai sensi dell'art. 6 comma 2 del D.Lgs. 152/06 da sottoporre appunto a VAS. Non era dunque nostra intenzione imputare all'Arch. Miluzzo, in qualità di libero professionista incaricato, alcuna violazione di legge. Tra l’altro, il nostro richiamo al senso di responsabilità è rivolto ai soli Dirigenti provinciali e regionali.