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Redazione
Rieti – Il personale della Squadra Mobile della Questura di Rieti ha denunciato in stato di libertà, S.F., nata in provincia di Cagliari, ma residente in una frazione di Rieti, per simulazione di reato. La donna, infatti, nel pomeriggio della vigilia di Natale 2014, ha richiesto l’intervento della Squadra Volante presso il Centro Commerciale Perseo, denunciando che, poco prima, mentre si trovava all’interno del parcheggio per riprendere la propria autovettura dopo aver fatto delle compere, è stata avvicinata da un uomo che l’ha colpita con un pugno per appropriarsi di quasi 500 euro in banconote che la donna custodiva, per conto del suo datore di lavoro, in un borsello all’interno della propria borsa, prima di fuggire precipitosamente facendo perdere le sue tracce.
L’episodio, particolarmente cruento, ha avuto particolare risalto anche sulla stampa locale. Nella circostanza, la donna, in evidente stato di agitazione, ha fornito delle descrizioni molto particolareggiate dell’aggressore, ma le sue dichiarazioni sono subito sembrate inverosimili agli investigatori della Squadra Mobile che, nel frattempo, avevano attivato delle immediate indagini per individuare il rapinatore.
Agli Agenti è apparso strano, infatti, che il rapinatore, in pochi istanti, fosse riuscito a prendere il denaro all’interno di un borsello, lasciando la borsa nella disponibilità della vittima, senza contare che le telecamere della zona non hanno registrato, quel pomeriggio, la presenza dell’ignoto malfattore.
Gli investigatori hanno così intrapreso una meticolosa indagine volta alla ricerca di conferme, mai avute, sulle dichiarazioni della vittima che, messa alle strette, non ha potuto far altro che confessare di aver simulato la commissione della rapina. S.F. ha dichiarato agli Agenti, infatti, di aver utilizzato la somma di denaro in suo possesso per pagare un debito nei confronti di un cittadino rumeno, lo stesso da lei descritto, per depistare gli investigatori, come l’autore della rapina. La donna è stata pertanto denunciata in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovrà rispondere della simulazione di reato commessa.
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