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RIETI, RITEL DICHIARA FALLIMENTO, INTERVENGA LA POLVERINI

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Tempo di lettura 2 minuti Lodovisi (Pd): "necessario affrettare i tempi che sembrano essere ulteriormente precipitati dopo la dichiarazione di fallimento dell’azienda dove lavoravano oltre 200 dipendenti"

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Redazione

Ieri pomeriggio alle 18, i lavoratori della Ritel e i rappresentanti sindacali del territorio si sono ritrovati nella piazza centrale di Rieti per tenere un’assemblea e riportare l’attenzione della città sulla vertenza. Durante l’incontro è stato chiesto alle istituzioni di firmare un esposto alla Procura per accertare le responsabilità che hanno portato a questa situazione e, come sollecitato dalle parti sociali e dal segretario provinciale del Partito Democratico, Vincenzo Lodovisi, è necessario affrettare i tempi che sembrano essere ulteriormente precipitati dopo la dichiarazione di fallimento dell’azienda dove lavoravano oltre 200 dipendenti. “Per queste motivazioni ribadiamo l’importanza di una realtà che rischia di cancellare il futuro di moltissime famiglie e per la quale, dopo mesi e mesi di trattative che non hanno portato a nulla di concreto – dichiarano in una nota Esterino Montino, e i Consiglieri regionali Mario Perilli e Tonino D’Annibale – evidenziamo la necessità di riconvocare in tempi brevissimi il tavolo di crisi ministeriale. Alla governatrice Polverini la nostra richiesta e l’appello di un intero territorio di farsi interprete delle istanze ormai note per imporre al Governo e ai partners industriali un’agenda stringente in grado di sostenere la ripresa produttiva dello stabilimento.” Concludono.

Vincenzo Lodovisi, segretario provinciale del Pd di Rieti, sulla questione scrive una nota a Esterino Montino:

Caro Esterino,
è di questi giorni la notizia della messa in liquidazione dello stabilimento Ritel di Rieti decretata dal Tribunale.
Il fallimento della Ritel rappresenta un momento di grave sconfitta in primo luogo per i lavoratori ma anche per tutti coloro che in questi anni hanno profuso impegno per  far avverare  un progetto di riconversione e rilancio di uno stabilimento di  rilevanti potenzialità, già sede di attività per multinazionali quali  Alcatel e Telettra.
Un progetto,  condiviso dalle istituzioni locali, in primis la Provincia di Rieti,  che in questi anni sono state al fianco dei lavoratori , ma sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico che in questa maniera ha assunto impegni nei confronti del territorio affinché il comparto dell'elettronica non risultasse depotenziato.
Preoccupa il fatto che il fallimento di Ritel possa rappresentare il culmine di un declino del settore.  Per questo riteniamo necessario non rassegnarsi agli eventi, pur nella straordinaria difficoltà del momento, e battersi ancora per trovare una soluzione alternativa per i lavoratori. Crediamo che la Governatrice della Regione Lazio in questa fase abbia la possibilità di evitare che la vertenza RITEL sia solo una riga nell'elenco delle innumerevoli crisi industriali del Paese e d'imporre al Governo ed ai partners industriali un'agenda stringente in grado di sostenere la ripresa produttiva dello stabilimento di Rieti. Consapevole della attenzione per i problemi di questo territorio, testimoniato proprio in questi giorni, e della capacità politica di individuare percorsi utili alla risoluzione di vertenze complesse, ti chiedo di voler intervenire nei confronti della Regione affinché vengano soddisfatte le attese dei lavoratori e delle rispettive famiglie. Sono certo che non lascerai inascolata tale richiesta.
 

Vincenzo Lodovisi, segretario provinciale del Pd di Rieti, sulla questione scrive una nota a Mario Perilli:

Caro Mario,
le notizie di queste ore che investono la Ritel sono fonte di straordinaria preoccupazione. Sono convinto peraltro che un'iniziativa della Regione, nella persona della Governatrice del Lazio, possa assicurare la soluzione a breve  della vertenza, come auspicato da lavoratori e sindacati, ad evitare che la situazione scivoli su un terreno irrecuperabile. E' sensazione diffusa che  un intervento del nostro capogruppo in Regione possa essere di ausilio nell'auspicata iniziativa. Di seguito la nota che, sono certo,  vorrai rimettere sul tavolo di Esterino con ogni sollecitudine. Con la consueta stima

 

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Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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