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RIETI, RISERVA NATURALE DEI LAGHI LUNGO E RIPASOTTILE, SI GETTANO LE BASI PER IL PIANO DI ASSETTO

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Tempo di lettura 2 minuti La Riserva sta vivendo un momento storico rivoluzionario e importante: si sta iniziando a delineare il Piano di Assetto della Riserva

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Alberto De Marchis

Rieti – Tutto esaurito nella sala consiliare della V^ Comunità Montana in via Manzoni a Rieti, dove si è tenuto un incontro pubblico organizzato dalla Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile, in collaborazione con la Regione Lazio, Assessorati Enti Locali e Sicurezza, Ambiente e Sviluppo Sostenibile dal titolo "Paesaggio, Ambiente e Agricoltura della Piana Reatina". Un evento non solo partecipato ma anche atteso perché La Riserva sta vivendo un momento storico rivoluzionario e importante: si sta iniziando a delineare il Piano di Assetto della Riserva. L’unico, eccetto una bozza scritta a mano che risale a oltre dieci anni fa, da quando è stata costituita la Riserva Naturale, istituita esattamente nel 1985, quando nel giugno venne emanata una Legge Regionale apposita, la n. 94, che tra l'altro affidava la gestione della Riserva stessa ad un Consorzio tra i Comuni di Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Poggio Bustone, Rivodutri, Rieti, la Comunità montana Montepiano reatino, 5° zona. Forte il desiderio dei cittadini di condividere quello che sostanzialmente si profila quale strumento di tutela per la pianificazione urbanistica a livello comunale e sovra comunale, ma non solo.

Il Piano di Assetto, come ha spiegato l’agronomo Fabio Brini il quale coordina tutto il lavoro di programmazione e redazione del Piano stesso, servirà sostanzialmente ad individuare aree per le quali i vincoli di tutela manterranno livelli alti e aree invece, dove potrà essere disgelato lo sviluppo della popolazione coerentemente con le esigenze di crescita del territorio: “Finora la Riserva è andata avanti in regime di salvaguardia – ha detto Brini – ciò significa che tutta l’area della Riserva, compresi i Comuni in essa ricadenti, hanno convissuto con il massimo livello di tutela. Da qui a 18 mesi ci prefiggiamo l’obiettivo di portare all’approvazione un Piano che sia il risultato di un lavoro che si sarà prefisso la finalità di coniugare il rispetto dei vincoli di tutela del territorio con le esigenze della popolazione che in esso insistono”.

Per il commissario straordinario Guido Zappavigna, lo strumento essenziale per varare un buon Piano è quello della condivisione: “La direttiva – dice Zappavigna –  è quella di porre basi e condizioni per valorizzare le numerose risorse come possono essere il Cammino di Francesco, la pesca sportiva nei laghi lungo Ripa Sottile e le correnti ascensionali che permettono la pratica del parapendio. Siamo convinti che tenendo a mente l’obiettivo di valorizzazione dell’ambiente che circonda condurremo in porto un grande risultato”.

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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