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Rieti

RIETI, PROGETTO FINALIZZATO A CONSENTIRE AI DETENUTI DI ACQUISIRE NUOVE COMPETENZE DI BASE PER UNA FUTURA CITTADINANZA ATTIVA

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Tempo di lettura 2 minuti Incontro tra la direttrice del nuovo carcere Vera Poggini e il presidente di Legambiente Centro Italia Ermenegildo Balestrieri

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Redazione

Sulla scia di quanto dichiarato dal dottor Giovanni Tamburino, capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, durante il confronto avuto a Rieti con sindacati e detenuti circa l’attuazione di iniziative e provvedimenti volti a concretizzare per il carcere reatino un nuovo indirizzo evolutivo affinché possa diventare un “esportabile” modello innovativo  per il  trattamento intramurario e per le modalità di custodia.

Si è tenuto un proficuo incontro  tra la direttrice del nuovo carcere di Rieti Dott.ssa Vera Poggini  e il presidente di Legambiente Centro Italia Ermenegildo Balestrieri presenti anche il capo dell’area rieducativa del carcere di Rieti dottor Gaio Camellini e la dott.ssa in tecnica del recupero e della riabilitazione psicologica Sara Martinelli del team di Legambiente. 
Tra gli argomenti affrontati quello dell’avviamento  dei soggetti in esecuzione penale ad un percorso di formazione ed educazione ambientale  che indubbiamente rappresenta una innovazione nel campo delle attività trattamentali realizzate presso le Case Circondariali.
 Si è ritenuto utile  favorire le condizioni per un’acquisizione di competenze per i detenuti dentro le carceri per facilitare opportunità di nuovi contatti con il mondo esterno e per garantire la spendibilità delle abilità acquisite in possibili percorsi diversi per  pene alternative.
Le parti  sono state  impegnate a definire tutti i percorsi adeguati per favorire la reintegrazione sociale dei condannati, diminuire il rischio di recidiva e valorizzare il patrimonio umano, naturale e culturale delle aree e dei  settori in cui sarà possibile intervenire.

Iniziative  legate alle buone pratiche ambientali , un progetto finalizzato a consentire ai detenuti di acquisire nuove competenze di base per una futura cittadinanza attiva, vivere il periodo di detenzione in contatto con i problemi della società, evitare il distacco e la disaffezione rispetto al proprio ambiente di vita ed al proprio territorio di provenienza.

 Tra le attività cantierizzate da segnalare
–  Un’azione di formazione che affronta la tematica della differenziazione attraverso  la  creazione di tutor tra i detenuti che, adeguatamente formati, svolgano funzioni di coordinamento e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata. Infatti per promuovere la buona pratica della differenziazione dei rifiuti verranno installati specifici contenitori per separare la carta, la plastica, i metalli , il vetro  e la frazione organica, per la quale si sta studiando la possibilità di  installare  una compostiera gestita dagli stessi detenuti con la supervisione degli esperti di Legambiente.

– Percorsi di formazione-lavoro nel settore della cura e riqualificazione di aree territoriali rivalutando o facendo emergere predisposizioni individuali all’attività provvedendo agli strumenti necessari per intraprendere tale formazione come incontri tematici, lezioni teoriche e pratiche  a singoli gruppi con rilascio di relativi attestati.
Un valore aggiunto sarà rappresentato dai filmati che verranno proiettati a cadenza settimanale e che gli educatori di Legambiente commenteranno con i detenuti ma anche con il personale della vigilanza che potranno partecipare a tutte le iniziative previste, lo scopo è quello di  realizzare un intervento su tematiche ambientali e umane volto alla maturazione di individui attenti ai rapidi processi di cambiamento tecnologico, sociale, ambientale ed ai problemi ad essi correlati.Il tavolo di lavoro si è concluso concordando   il  primo appuntamento con i detenuti il 19 aprile per la presentazione del progetto, la raccolta delle domande di partecipazione e la consegna di test attitudinali per la selezione dei detenuti ammessi al corso e quindi programmare i prossimi incontri.
 

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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