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Rieti

RIETI, LE MACERIE DELLA SANITA' LASCIATE DALLA POLVERINI SI ASPETTANO UN DECISIVO INTERVENTO DA PARTE DEL NUOVO COMMISSARIO

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Lodovisi (Pd): "Basta leggere la relazione trimestrale dei commissari ministeriali che vigilano sui conti delle Regioni per rendere il giudizio più severo: infatti ai 700 milioni di euro contabilizzati dalla commissione vanno aggiunti i debiti nei confronti del Gemelli che portano il saldo del debito a più di 1 miliardo di euro, praticamente al punto di partenza."

 

Redazione

La nomina di Enrico Bondi a Commissario della sanità laziale rappresenta il voto che il governo Monti dà all'azione di risanamento dei conti del sistema sanitario regionale affidato alla esclusiva responsabilità dell'ex presidente della Regione Lazio. "Il fatto che il governo oggi affidi la sanità del Lazio ad un risanatore per antonomasia vuol dire che i risultati conseguiti dalla Polverini sono tutt'altro che rassicuranti nonostante le misure draconiane imposte al territorio reatino, nel quale la sanità è stata ridotta in questi due anni e mezzo ai minimi termini. – Dichiara il Consigliere provinciale Pd Vincenzo Lodovisi –  Goffo appare quindi il tentativo – prosegue Lodovisi – del presidente Polverini di attribuirsi risultati che non ha ottenuto. Del resto basta leggere la relazione trimestrale dei commissari ministeriali che vigilano sui conti delle Regioni per rendere il giudizio più severo: infatti ai 700 milioni di euro contabilizzati dalla commissione vanno aggiunti i debiti nei confronti del Gemelli che portano il saldo del debito a più di 1 miliardo di euro, praticamente al punto di partenza. I numeri danno il senso di quanto sia stata inefficace l'opera dell'ex commissario straordinario. Al commissario straordinario che si va ad insediare, cui è assegnato il compito di rimettere in equilibrio i conti, chiediamo che la sua azione pur rigorosa sia improntata a criteri di maggiore equità territoriale. Ricordiamo infatti che il sistema sanitario locale reatino non solo ha già dato, ma non ha mai avuto quanto gli spettasse. Il rapporto posti letto per mille abitanti, abbassato ulteriormente dal governo Monti  con il decreto di luglio  è già al di sotto della media indicata; non esistono posti letto accreditati alla sanità convenzionata né privata; i servizi sul territorio sono ridotti al minimo; non esistono servizi di riabilitazione post acuti. In queste condizioni pensare che possano essere rimesse le mani su un sistema indebolito oltre misura è irragionevole. In secondo luogo ritiene di dubbia efficacia la misura annunciata dalla Asl reatina, che riguarda l'affidamento  a privati di servizi già resi direttamente, in presenza  della  cronica carenza di personale e di liste di attesa che hanno superato ogni limite temporale.  Tale disposizione infatti se risponde,  pure se parzialmente, alla richiesta di prestazioni sanitarie territoriali, genera nuovo personale precario senza dare risposte a quello già in forza all'azienda sanitaria,  demotiva e deprofessionalizza il personale già adibito ai servizi oggetto di esternalizzazione ed appare un provvedimento  dai risultati economici tutt'altro che certi,  in assenza di una reale capacità di controllo su qualità ed entità delle prestazioni affidate ed erogate. Potrebbe inoltre rappresentare il preludio ad ulteriori dequalificazione  delle strutture territoriali di Amatrice e di Magliano che a giudizio del Pd devono tornare invece a svolgere le funzioni di presidi territoriali con le caratteristiche possedute ante presidenza Polverini.
 

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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