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RIETI, LAVORATORI SCHNEIDER: “LA MULTINAZIONALE UCCIDE LO STABILIMENTO REATINO”

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Lavoratori Schneider

Rieti – Anche la Schneider, la celebre multinazionale francese, ha deciso di abbandonare il territorio reatino tradendo 180 lavoratrici e lavoratori.

La multinazionale francese, con un giro d'affari vicino ai 22 miliardi di euro nel mondo, ha deciso di delocalizzare parte delle proprie attività in paesi low cost (Bulgaria, Cina) annunciando il 9 novembre 2012 la chiusura del sito di Rieti. Da allora i lavoratori hanno lottato incessantemente contro questa scellerata decisione.

Efficienza, professionalità, dinamicità, e disponibilità non sono state sufficienti a garantire un futuro sereno a quei lavoratori, e Schneider oggi, in nome del profitto a tutti i costi, dimentica tutti gli eccellenti risultati ottenuti nella trentennale storia del sito.

La multinazionale francese continua a ribadire che cerca soluzioni alternative alla deindustrializzazione del sito di rieti, ma intanto continua a perseguire il proprio intento, non rispettandola dignità delle lavoratrici e dei lavoratori soprattutto in un momento così difficile.

Continuiamo e continueremo a denunciare l'atteggiamento ipocrita della Shneider così "sensibile" a sponsorizzare iniziative di rilevanza sociale, ma che invece non ha scrupoli a lasciare 180 lavoratori senza lavoro e senza prospettive!

Vogliamo che Schneider ripensi le proprie strategie, non è possibile che una multinazionale che conta 150000 dipendenti nel mondo non riesca atrovare una soluzione industriale per 180 lavoratori!

 

SCHNEIDER KILLS RIETI'S PLANT

Même Schneider Electric, la célèbre multinationale française, a décidé de quitter le territoire de Rieti trahissant 180 travailleurs.

La multinationale française, avec un chiffre d'affaires de près de 22 milliards d'euros au niveau mondial, a décidé d'installer une partie de ses activités dans des pays low cost ou émergents (Bulgarie, Chine) annonçant le 9 Novembre, 2012 la fermeture de l'usine de Rieti. Depuis lors, les travailleurs luttent, sans cesse, contre cette décision scandaleuse.

L'efficacité, la professionnalité, le dynamisme et la disponibilité n'ont pas été suffisants pour assurer un avenir pacifique à ses salariés, et Schneider aujourd'hui, au nom du profit à tout prix, a oublier tous les excellents résultats obtenus durant les trente années d'histoire du site productif italien.

La multinationale française continue à réitérer qu'elle cherche des solutions alternatives à la désindustrialisation du site Rieti, mais. pendant ce temps, continue de poursuivre son objectif, ne respectant pas la dignité de ses travailleurs, et en particulier durant cette période de crise très difficile.

Nous continuons et nous continuerons à dénoncer l'hypocrisie du comportament de la Shneider Electric, si «sensible» a sponsoriser de nombreuses initiatives à catactère sociale dans le monde, mais qui n'a aucun scrupule à laisser 180 travailleurs sans emploi et sans perspectives!

Nous demandons que la Schneider Electric repense se propre stratégies, il est inconsevable qu'une société multinationale, qui compte plus de 150.000 salariès dans le monde, ne soit pas capable de trouver une solution industrielle pour 180 travailleurs qui ont contribues a la grandeur du groupe francais!

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