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RIETI: IL CASO DELL'EX ZUCCHERIFICIO APPRODA IN CONSIGLIO COMUNALE

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Tempo di lettura < 1 minutoLe proposte, com’è noto, riguardano la delibera che dispone il sorteggio degli scrutatori, la delibera sull’urbanistica per limitare l’edificabilità sui terreni agricoli

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Redazione

Rieti – Il 14 marzo è stata convocata una seduta del Consiglio Comunale che avrà all’ordine del giorno anche la discussione sulla delibera d’iniziativa popolare riguardante l’ex Zuccherificio, ultimo atto dell’iter procedurale di questo importante provvedimento.
Per quanto riguarda le delibere d’iniziativa popolare presentate dal movimento civico Rieti Virtuosa, Cittadinanzattiva e Sabina in Movimento, è in corso l’iter previsto dall’Articolo 22 dello Statuto del Comune di Rieti. Le proposte, com’è noto, riguardano la delibera che dispone il sorteggio degli scrutatori, la delibera sull’urbanistica per limitare l’edificabilità sui terreni agricoli, la delibera che chiede di trasformare ASM e SOGEA in un’unica azienda speciale pubblica e la delibera per chiedere l’emissione di un bando europeo di idee per la mobilità sostenibile. Ad oggi sono stati acquisiti il preventivo parere di legittimità da parte del Segretario generale e i relativi pareri tecnici sulla fattibilità delle delibere. In questi giorni le delibere con i pertinenti pareri saranno trasmesse alle Commissioni competenti, per la discussione politica e amministrativa. Dopo l’esame delle Commissioni e la relazione finale, le delibere saranno inserite nell’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile.
Le delibere d’iniziativa popolare rappresentano un importante strumento di partecipazione e democrazia per i cittadini, ma sono anche una novità per gli Uffici comunali che stanno facendo il possibile per essere in linea con lo spirito dello Statuto che, vorrei ricordare, assegna all’Amministrazione 60 giorni per portare le delibere all’attenzione del Consiglio Comunale, anche se i termini non sono perentori ma ordinatori.
E’ quanto dichiara il Presidente del Consiglio Comunale, Gian Piero Marroni.