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RIETI, DISSERVIZI COTRAL: IL COMITATO PENDOLARI SCRIVE A ZINGARETTI

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Tempo di lettura 4 minuti "Sporcizia di vario tipo e la presenza di insetti e parassiti dannosi per la vita umana tanto che risulta depositato presso gli organi competenti un fascicolo"

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Rieti – Di seguito pubblichiamo la lettera a Nicola Zingaretti del Comitato Pendolari Reatini che denuncia i disservizi Cotral sull'intera Provincia di Rieti

 

A: Presidente della Regione Lazio

Nicola Zingaretti

Via Cristoforo Colombo , 212 

00145 – Roma

 

P.C.: Assessore Regionale alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti

Michela Civita

Via Rosa Raimondi Garibaldi 7

00145 Roma,

Assessore Regionale alle Infrastrutture, alle Politiche abitative e all'Ambiente

Fabio Refrigeri

Via Rosa Raimondi Garibaldi 7

00145 Roma

 

Egregio Governatore,

con la presente si desidera sensibilizzare la Sua attenzione, al fine di segnalare e denunciare come da diverso tempo i viaggiatori, firmatari e non di questo documento, lamentano disservizi di vario genere durante gli spostamenti nella provincia di Rieti e in specie sulla tratta Rieti-Roma affidati dalla Regione Lazio alla CO.TRA.L. S.p.a., azienda il cui unico azionista, a partire dal gennaio 2013, risulta essere la stessa Regione Lazio.

I disservizi quotidiani che ostacolano il diritto al lavoro, allo studio ed alla mobilità degli utenti dell’unico mezzo di trasporto pubblico regionale diretto che collega la provincia di Rieti al suo Capoluogo e la città di Rieti alla Capitale, riguardano non solo i ritardi e la soppressione continua della corse, ma anche la sicurezza dell’utente, messa a dura prova sia dal frequentissimo sovraffollamento delle vetture, spesso oltre la capienza massima di omologazione, sia dalle condizioni igienico-sanitarie dei mezzi messi a disposizione dalla società.

Su quest’ultimo punto è necessario dare chiarezza all’Ill.mo lettore; le vetture, difatti, non vengono regolarmente pulite e igienizzate dalla società concessionaria, lasciando i propri utenti costretti all’utilizzo degli già scarsi mezzi messi a disposizione per raggiungere il luogo di studio o di lavoro, in condizioni igienico-sanitarie definibili deprecabili e precarie.

In più occasioni, infatti, è stata rilevata, documentata e segnalata dalla clientela alla CO.TRA.L.  S.p.a., la presenza all’interno delle vetture di sporcizia di vario tipo e la presenza di insetti e parassiti dannosi per la vita umana tanto che risulta depositato presso gli organi competenti un fascicolo relativo all’ispezione effettuata dalla A.S.L./U.I.S.P. di Rieti dietro esposto presentato dal Comitato Pendolari Reatini. Si sottolinea che l’art. 32 della Costituzione Italiana, nel sancire la tutela della salute come ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”, di fatto obbliga lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute in quanto il mantenimento di uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale costituisce un diritto fondamentale del singolo e della collettività.

La lesione dei diritti fondamentali, come già accennato, non si palesa esclusivamente nella violazione dell’art. 32 della Costituzione, ma anche nella violazione dei diritti allo studio ed al lavoro degli utenti, costretti ad utilizzare l’unico servizio diretto di trasporto regionale. 

infatti, non meno rilevante è il mancato rispetto delle tabelle di esercizio da parte della CO.TRA.L.   S.p.a., regolate dal contratto di servizio in essere con il suo unico azionista.

Risultano essere numerose le soppressioni giornaliere delle corse nella Provincia di Rieti e dei collegamenti con la Capitale, soprattutto nelle fasce di maggior affluenza, impedendo di fatto all’utente di poter raggiungere il proprio luogo di studio o di lavoro.

L’incertezza così generata, crea nella collettività malessere e stress, aggravata dalla difficoltà di dover rendere conto al proprio datore di lavoro o all’istituto scolastico dei continui ritardi non imputabili a proprie mancanze, ma esclusivamente dall’impotenza dell’utente di fronte alle inadempienze contrattuali e gestionali della società concessionaria del servizio di trasporto pubblico della Regione Lazio.

Inadempienze che ledono i diritti, Costituzionalmente garantiti, allo studio ed al lavoro così come tutelati dagli artt. 4 e 33 della Costituzione della Repubblica, fondamento dello Stato Italiano ed irrinunciabile diritto della sua Collettività.

Ad oggi si manifesta un totale immobilismo delle istituzioni di fronte alla problematiche già più volte esposte e segnalate, ed un’incapacità della Regione Lazio e della società Concessionaria di intervenire con delle manovre correttive, ovvero la razionalizzazione della rete dei collegamenti, con interventi a basso costo, che può ridurre drasticamente l’accesso alla città di Roma e la mobilità nella Provincia di Rieti, come opportunamente evidenziato al punto 6.3.2 del documento programmatico della nuova Giunta Regionale.

Il Comitato dei Pendolari Reatini, pertanto, è pronto, grazie alla documentazione raccolta nel primo semestre del 2013, ad introdurre una procedura di infrazione nei confronti dei responsabili del trasporto pubblico regionale presso i Giudici di Strasburgo, al fine di ovviare con le proprie forze all’anti-Costituzionalità ed alle violazioni della Carta dei Diritti Fondamentali Dell’Uomo e dell’Unione Europea, dovute al comportamento reiterato dalla Società Concessionaria del Servizio di Trasporto Pubblico Regionale e dal suo unico azionista.

Distinti Saluti

 

Rieti 27 giugno 20123

 

Comitato Pendolari Reatini

Mauro Scopel – Presidente

Maria Carmela Silipo – Vicepresidente

Riccardo Catelli – Membro del Direttivo

Fabio Mareri – Membro del Direttivo

Mara Sciarretta – Membro del Direttivo

Cristina Zucco – Membro del Direttivo

Augusto Raimondi – Membro del Direttivo

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Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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