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Rieti

RIETI, CARD POVERTA': OLTRE LE PAROLE SERVONO I FATTI

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Tempo di lettura 2 minuti Vigileremo su questo progetto di contrasto alla povertà per vedere nel concreto quanti reatini andrà ad aiutare.

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Giuseppe Sciutto: "Le cose vanno annunciate quando i tempi e le modalità sono certi"

 

di Angelo Parca

Rieti – Tanto rumore per qualcosa che dovrà ancora arrivare. Lo scorso 23 ottobre L’Osservatore d’Italia pubblica un articolo, la cui fonte è il Comune di Rieti, che in pompa magna annuncia l’avvio di una card elettronica che fungerà da paladino nel contrasto alla povertà e per mezzo della quale i soggetti che si trovano in stato di bisogno potranno acquistare direttamente i beni di prima necessità presso gli esercizi convenzionati.

L’assessorato alle Politiche socio-sanitarie nella persona dell’assessore Stefania Mariantoni ha annunciato questa grande rivoluzione che consentirà all’Amministrazione comunale di conoscere esattamente dove, come e quando vengono spesi i contributi economici assegnati: “Sarà possibile definire la durata del contributo – dice Mariantoni – e le modalità di erogazione e la Card sarà attiva subito dopo la comunicazione alla società che gestisce il servizio. Una volta riconosciuto il contributo non sarà più necessario attendere il completamento dell’iter burocratico che attualmente mette in difficoltà le famiglie che già si trovano in condizione di disagio. Il servizio è a costo zero per il Comune e consentirà di ottimizzare il carico di lavoro che grava sugli uffici”.

In realtà dietro l’annuncio ancora di fatto non si conoscono i particolari di questa operazione. I cittadini di Rieti, notoriamente colpiti in maniera devastante da questa crisi economica che ha ridotto in ginocchio questa porzione di territorio laziale, non sanno da quando sarà effettiva questa card e chi effettivamente la potrà utilizzare. Le cose vanno annunciate quando i tempi e le modalità sono certi, ad esserne convinto è Giuseppe Sciutto a nome del gruppo Fb "Rieti Senza Censure" il quale ci tiene a far notare l’importanza di creare un obiettivo nei fatti anziché un’illusione con le parole.

Ad esempio i reatini si chiedono quanto sarà elargito in questa tessera, se si tratta di cifre simboliche che fungono da paliativo o di concreti sostegni economici alle persone che dall’oggi al domani si ritrovano in fila alla Caritas perché non riescono a mettere un pasto caldo in tavola. “La nostra paura – aggiunge Sciutto – è che si sia creata una illusione per le persone affamate. Mi auguro che questa iniziativa sia veramente utile alle persone bisognose”.

Non si può dire che nei fatti i reatini non abbiano ragione: Una volta si comunicava l'avvio di un progetto operativo. Adesso si comunica che c'è un progetto in cantiere e questo manda in fibrillazione le persone bisognose di un ausilio.

Nel frattempo, questa mattina 27 ottobre 2014, abbiamo contattato il Comune per chiedere maggiori delucidazioni in merito alla Card. Per tutta risposta ci è stato detto che la prossima settimana dovrebbero essere forniti maggiori dettagli, proprio quelle informazioni fondamentali che i residenti di Rieti attendono come una manna dal cielo.

Nell’attesa ci preme sottolineare che non ci presteremo ad essere dei comunicatori di “buone intenzioni”, vigileremo su questo progetto di contrasto alla povertà per vedere nel concreto quanti reatini andrà ad aiutare.

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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