RIETI, ALLARME CRACK SOCIALE ED ECONOMICO

A. De. M.

I dati economici diffusi in questi giorni  da Unioncamere e Federlazio fotografano una regione in profonda crisi, con un trend 2012 peggiore rispetto alla media del Paese. Gli imprenditori da tempo hanno richiamato l'attenzione sulla difficoltà estrema in cui sono costretti ad operare. Ma nonostante i solleciti, i richiami, gli sforzi  e il coraggio del mondo imprenditoriale rischiano di essere vanificati dalla assoluta immobilità della finanza regionale. Il quadro che abbiamo davanti nel Lazio, e Rieti non fa eccezione, è di assoluta gravità. Il dato sull'export del Lazio e' di un terzo inferiore rispetto alla media italiana, recenti dati pubblicati da Federalberghi targano il 2012 come un anno orribile per il turismo del Lazio;  nel contempo la Cigs cresce del 7,4%, mentre nel resto del Paese scende del 10%. Il 2012 si presenta come l'anno piu' nero per l'economia e il lavoro del Lazio. A Rieti la situazione è aggravata da un quadro reso più cupo dalla situazione finanziaria del Comune capoluogo, dall'incerto destino finanziario ed istituzionale della Provincia, e dalla rarefazione della situazione sociale dei altri centri provinciali. Per questo  chiediamo alla Regione Lazio di adottare un pacchetto di misure straordinarie ed urgenti per affrontare un vero e proprio stato di crisi. Riteniamo che si possa dare una mano al sistema imprenditoriale con un congruo pacchetto di investimenti volti a finanziare piccole opere pubbliche ma spalmate su tutto il territorio  volte a far aprire con celerità cantieri in tutti i comuni. Acquedotti, opere fognarie, stradali, manutenzione del patrimonio edilizio e scolastico, lavori di assetto territoriale ed ambientale, possono essere la risposta ad una situazione al limite del crack economico e sociale. In secondo luogo è necessario immettere nel circuito economico liquidità utile a far fronte ad impegni ed investimenti avviati che sono fermi per l'inerzia pubblica e del credito. Lo ripetiamo insieme alle forze imprenditoriali e sociali da mesi, ma ora è il tempo di agire e di fare presto.