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La ricerca scientifica o sperimentale rappresenta un ottimo metodo per conoscere elementi riguardo un argomento che si vuole approfondire.
Gli argomenti di analisi scientifica possono essere di varia natura: linguistica, storica, letterale, matematica, biologica, chimica, digitale etc …
La ricerca può riguardare diversi ambiti, da quello umanistico, scientifico, economico ed informatico.
L’attività di analisi sperimentale consente al ricercatore di conoscere e di approfondire, mediante strumenti idonei, concetti ancora non troppo chiari o poco studiati di un determinato ambito di una specifica disciplina.
La ricerca si considera attiva poiché non ha una fine, ma può durare mesi, anni o decenni.
La fase preliminare della ricerca è circoscrivere l’ambito e la disciplina di analisi; successivamente lo studioso si pone una o più domande, che rappresentano “le problematicità” da conoscere, scoprire, indagare e valutare di un determinato argomento.
Individuata la domanda/e su cui far ricerca è opportuno costruire “un impianto” teorico della tematica scelta con relative citazioni di altri autori.
Da questa fase in poi, lo studioso definirà il tipo di indagine e di strumenti che utilizzerà:
1.la ricerca quantitativa attraverso i questionari;
2.la ricerca qualitativa mediante i focus group e/o l’intervista e/o la progettazione;
3.la ricerca mista cioè sia quantitativa che qualitativa.
La ricerca quantitativa dà vita a dei risultati numerici o a delle percentuali che possono essere trasformate in grafici (es. istogrammi, aerogrammi); la ricerca qualitativa ci consente di ottenere dati descrittivi; infine la ricerca mista permette di ottenere esiti sia di tipo quantitativo che qualitativo.
Dopo aver definito questi punti fondamentali, si individua il campione su cui verrà svolta l’indagine. Il campione, nella ricerca scientifica, non è altro che un sottoinsieme estratto da un’intera popolazione, dal quale trarre, indicazioni sulle caratteristiche dell’intera popolazione stessa.
Dopo questi passaggi lo studioso decide cosa e come somministrare gli strumenti al campione/i definiti in precedenza. Al termine, il ricercatore ottiene dei dati/risultati che analizzerà e trasformerà in numeri e/o descrizioni.
La ricerca non si conclude con i dati raccolti e descritti, ma continua spostandosi anche su altri fronti rispetto l’argomento scelto.
Indagare scientificamente non è un’operazione fine a sé stessa, ma è continua. Ad esempio sull’argomento scelto, si può decidere di far ricerca anche su altri elementi e campioni.
Questa caratteristica evidenzia la peculiarità dell’indagare, dell’analizzare e del ricercare nuovi aspetti di una data tematica.
I risultati che vengono raccolti in ogni ricerca potrebbero servire ad altri studiosi o semplicemente ad “esplorare” quella parte di indagine ancora vuota e priva di dati.
Ricercare è come fare un “viaggio”, possiamo trovare degli ostacoli oppure no, si esplorano e si scoprono cose nuove positive o negative, si conosce e nello stesso tempo si apprende.
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Enrico Serra
12 Marzo 2024 at 21:56
Complimenti, conciso ed esaustivo allo stesso tempo. Grazie Professoressa Randi
Marco Fabbri
14 Marzo 2024 at 8:00
Buongiorno redazione e buongiorno Professoressa Randi, ottimo articolo.
Marco Fabbri