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Roma

RIANO, IL SITO BRUCIA SENZA SOSTA… E SORGONO I DUBBI SULLA NATURA DEGLI INCENDI

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Tempo di lettura 5 minutisi auspica che per una maggiore chiarezza, Prefettura e Magistratura di Roma si attivino in sinergia, al fine di far luce sulla natura di questo scempio

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Solo tre giorni fa (9 agosto) pubblicavamo l’articolo “RIANO BRUCIA. QUANTA DIOSSINA SI SAREBBE SPRIGIONATA SE CI FOSSE STATA UNA DISCARICA?”. Le fiamme sono arrivate a lambire dei capannoni situati proprio all’interno della cava che doveva diventare discarica.

 

Gabriella Resse
A Riano nell’area di Pian dell’Olmo, quasi a ridosso della paventata discarica individuata nei mesi scorsi dalle Autorità capitoline, nei pressi di un quartiere residenziale (borghetto) dell’agglomerato abitativo di Colleromano e su gran parte della collinetta denominata Procoio Vecchio, roghi di piccole e grandi dimensioni, si sono succeduti incessantemente fino a oggi pomeriggio, sabato 11 Agosto, gettando nel panico e nello sconforto i residenti che hanno visto il fuoco sfiorare le proprie abitazioni a poche centinai di metri se non di meno. Le fiamme si sono propagate fino alla via Tiberina, dove anzi sembra che siano partiti alcuni focolai. I testimoni ci hanno confermato che il caldo ed il fumo creatosi per effetto della combustione ,ha generato non pochi problemi, sia dal punto di vista fisico che psicologico, molte persone sono rimaste sveglie durante la notte per controllare che i piccoli focolai ,che non erano stati spenti del tutto ,non riprendessero la loro attività distruttiva e molti di loro si sono organizzati per un’eventuale repentina evacuazione dell’area. Sempre secondo il racconto di testimoni oculari, volontari della protezione civile e vigili del fuoco avrebbero asserito che la paternità degli incendi potrebbe essere di origine dolosa, ma per ora non abbiamo una conferma ufficiale in tal senso. Certo è che si tratta di una curiosa coincidenza che proprio l’area che il 4 giugno scorso fu indicata per ospitare il sito di smaltimento rifiuti della Malagrotta bis, e dopo la strenua lotta dei Rianesi che momentaneamente hanno allontanato questa ipotesi, sia oggi oggetto di un devastante incendio che diversi indizi ( compresa la durata ..”tre giorni ” ed il moltiplicarsi di focolai) lo farebbero ricondurre ad un evento doloso. Considerata l’importanza che quest’area ha rivestito negli ultimi mesi per la questione rifiuti nel Lazio e non solo, perché di Pian dell’Olmo discarica se ne parlava già un anno fa, si auspica che per una maggiore chiarezza, Prefettura e Magistratura di Roma si attivino in sinergia, al fine di far luce sulla natura di questo scempio.
 

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