rettifica

RETTIFICA

 

In merito all’articolo apparso su quasto giornale in data 19 c. m. dal titolo “Riforma costituzionale, il marketing sbarca a Ronciglione”, da me firmato, riceviamo una richiesta di scuse e precisazioni da parte dell’avv. Vincenzo Colarocco, marito della dottoressa Valentina Tonti, avendo io ipotizzato che la trasferta a Ronciglione da Roma fosse stata operata con autista a carico della Presidenza del Consiglio. In realtà l’autista, se così possiamo definirlo, senza voler offendere nessuno, è stato lo stesso avv. Colarocco, a cui presentiamo profonde e reverenti scuse. Non è piacevole essere definito ‘autista’, anche senza averne l’intenzione, quando invece la nostra qualifica è ben diversa. Riconosco che la trasferta, come precisato dall’Avv. Colarocco, è stata effettuata senza finanziamenti di alcun genere da parte del governo, né tanto meno essa rientra nel programma dei 10.000 Circoli per il SI’ annunciati dal Presidente del Consiglio in televisione. Mi scuso per l’errore, indotto, tra l’altro, dalla presenza di un giovane alto, elegantemente vestito di scuro e scarpe lucide, presente all’esterno della sala di riunione, con cui sia l’avv. Colarocco che la sua metà si sono intrattenuti per una breve chiacchierata, e che aveva proprio tutte le caratteristiche di un autista di NCC, Noleggio Con Conducente. Nell’occasione chiedo scusa anche a questo sconosciuto, volendo evitare ulteriori proteste, per averlo scambiato per autista. Alla luce di quanto sopra, voglio precisare che: 1) l’intervento a Ronciglione a favore del SI’ è stato effettuato di iniziativa del dott. De Meo e della dottoressa Valentina Tonti per mero amor di patria e senza alcun compenso; a riprova di questo riporto una frase dell’avv. Colarocco, tratta dalla sua comunicazione: “Peraltro, nessun rimborso viene elargito in favore di mia moglie, la quale per mero spirito civile divulga  tecnicamente nel merito la riforma costituzionale.2) che né il dott. De Meo, né la dottoressa Tonti hanno ricevuto un compenso per detto intervento, pur essendo consulenti parlamentari, né possiamo ipotizzare che ne ricevano in seguito, dato che i loro interventi sono dettati da ‘puro spirito civile’; 3) che l’appartenenza ai 10.000 Circoli per il SI’ è stata una mia illazione non suffragata da alcuna prova; 4) che la professione della dottoressa Tonti, nonché quella del dott. De Meo in questa occasione vengono esercitate a puro titolo gratuito; 5) che nessun rimborso carburante viene riconosciuto all’avv. Colarocco, avendo egli agito nell’ambito della propria qualifica di coniuge. Rimane da capire perché la dottoressa Tonti e il dott. De Meo agiscano motu proprio e a titolo gratuito, quando potrebbero, date le loro qualifiche, essere inseriti in un programma omogeneo e remunerato di diffusione del SI’, per il quale potremmo senz’altro raccomandarli a chi di dovere, data la loro espressa capacità.