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RENZI PROMETTE: ABOLIZIONE DI IMU E TASI ENTRO IL 2016

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Tempo di lettura 2 minuti“Nel 2017 ci possiamo concentrare sull'Ires, cioè sulle tasse sulle imprese, portandola al 24% sotto la Spagna; e poi per il 2018 possiamo intervenire sull'Irpef”

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di Angelo Barraco
 
Rimini – Le vacanze estive sono finite per tutti, anche per il premier Matteo Renzi che è tornato più carico che mai e a testa alta non si risparmia niente contro Grillo ne tantomeno contro il leader del Caroccio Matteo Salvini.
 
Renzi ha parlato di tante cose, come l’immigrazione e ha sottolineano “Non cederemo mai al provincialismo della paura, possiamo anche perdere tre voti ma prima salviamo vite umane e poi ci preoccupiamo”. Renzi al Teatro Rossini ha alzato la voce e sottolinea e dopo aver sottolineato una piccola parentesi vacanziera in cui una signora gli ha detto che raccontano poco e male le cose sembra che l’obiettivo di far capire i problemi sia accentuato. Sottolinea che hanno dimezzato i permessi sindacali. “Il sindacato e' una cosa bella, -dice il premier Renzi- ma se riduci i permessi non fa male. Noi abbiamo il maggior numero di sindacalisti e politici e se ne riduciamo un po' il numero non puo' essere considerato un attacco al sindacato. E' un modo per dire: fai meglio il tuo lavoro”. 
 
Intanto il premier alza la voce su un tema che duole le tasche degli italiani, Tasi e Imu. Il premier ha detto infatti che entro il 2016 Tasi e Imu verranno abolite e ci saranno dei tagli all’Ires nel 2017 fino al 24%. “Il prossimo anno togliamo Tasi e Imu per tutti. Non è possibile continuare questo giochino” sono state le sue parole e ha precisato inoltre che la tassazione in Italia è esagerata e abbassarle porta ad un’equità sociale e ciò non è fatto per guadagnare voti “Nel 2017 ci possiamo concentrare sull'Ires, cioè sulle tasse sulle imprese, portandola al 24% sotto la Spagna; e poi per il 2018 possiamo intervenire sull'Irpef”. Parla poi del Pil e della sua crescita, seppur dello 0,5, e tende a puntualizzare che i numeri stanno cambiando e tale numero non basta. Ma questi tagli incidono anche su altri settori? Qualche giorno fa il direttore esecutivo del Fmi Carlo Cottarelli ha parlato al medesimo Meeting e ha precisato che Il sistema sanitario nazionale funziona, ma “ci sono risparmi da fare soprattutto perchè l'efficienza è molto diversa tra le varie regioni ed anche all'interno di ciascuna di esse –ha precisato inoltre- Una cifra possibile di risparmi senza stravolgere il sistema è tra i tre ed i cinquemiliardi di ulteriori risparmi rispetto a quanto è stato fatto. Ci sono margini importanti. L'importate è procedere con un intervento mirato”. Cosa dobbiamo aspettarci quindi? Tasche degli italiani più leggere ma la sanità? Renzi doveva far tappa a L'Aquila ma questa sua prima tappa è stata annullata perchè si sono venuti a creare scontri e i cittadini non  con una serie di slogan hanno espresso il loro dissenso verso il premier. 

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