RENZI: "L'ECONOMIA STA RIPARTENDO E I CONSUMI CRESCONO"

di A.B.
 
Roma – La situazione economico-lavorativa nel nostro paese è decisamente discutibile rispetto ad altri paesi. In Italia chiudono fabbriche e/o si dislocano in altri paesi per evitare di subire un’eccessiva tassazione che le porterebbe ad un’eventuale chiusura, c’è un’elevata disoccupazione giovanile che porta i giovani, sia post-diplomati che post-laureati a ritrovarsi senza un briciolo di possibilità e li spinge ad andare fuori per cercare fortuna e sfruttare al meglio le proprie capacità e i titoli ottenuti con tanto sacrificio e dispendio di denaro. Ma questa è la punta dell’iceberg perché i problemi sono tanti e si potrebbe parlare tanto di ciò che attanaglia il bel paese stretto ormai nella morsa della crisi, ma Matteo Renzi torna a parlare dell’evoluzione economica in Italia e puntualizza che qualcosa nel nostro paese sta cambiando. In un’intervista che ha rilasciato sottolinea: “Lo dico senza problemi e lo dico in base ai numeri: l' Italia ha svoltato. Punto” Prosegue poi dicendo “l'economia sta ripartendo e i consumi crescono” e sottolinea che dire che si abbassano le tasse tagliando la spesa è una sciocchezza e che non sarà questa la strada giusta per l’Italia. “Quell'un per cento di pil in più potrà essere destinato metà a riforme e metà a investimenti” aggiunge e parla anche della proposta Boschi-Finocchiaro che reputa “mediazione possibile”.
 
Ma come non ricordare l’intervento di Renzi al Teatro Rossini negli ultimi giorni di agosto 2015, quando al ritorno delle vacanze ha parlato di tante cose come l’immigrazione dove ha sottolineato “Non cederemo mai al provincialismo della paura, possiamo anche perdere tre voti ma prima salviamo vite umane e poi ci preoccupiamo”, ma un argomento molto caro agli italiani affrontato da Renzi in quella sede è stato Tasi e Imu. Il premier ha detto infatti che entro il 2016 Tasi e Imu verranno abolite e ci saranno dei tagli all’Ires nel 2017 fino al 24%. “Il prossimo anno togliamo Tasi e Imu per tutti. Non è possibile continuare questo giochino” sono state le sue parole e ha precisato inoltre che la tassazione in Italia è esagerata e abbassarle porta ad un’equità sociale e ciò non è fatto per guadagnare voti “Nel 2017 ci possiamo concentrare sull'Ires, cioè sulle tasse sulle imprese, portandola al 24% sotto la Spagna; e poi per il 2018 possiamo intervenire sull'Irpef”. Parla poi del Pil e della sua crescita, seppur dello 0,5, e tende a puntualizzare che i numeri stanno cambiando e tale numero non basta. Ma questi tagli incidono anche su altri settori? Qualche giorno fa il direttore esecutivo del Fmi Carlo Cottarelli ha parlato al medesimo Meeting e ha precisato che Il sistema sanitario nazionale funziona, ma “ci sono risparmi da fare soprattutto perchè l'efficienza è molto diversa tra le varie regioni ed anche all'interno di ciascuna di esse –ha precisato inoltre- Una cifra possibile di risparmi senza stravolgere il sistema è tra i tre ed i cinquemiliardi di ulteriori risparmi rispetto a quanto è stato fatto. Ci sono margini importanti. L'importate è procedere con un intervento mirato”. Cosa dobbiamo aspettarci quindi? Tasche degli italiani più leggere ma la sanità? Renzi doveva far tappa a L'Aquila ma questa sua prima tappa è stata annullata perchè si sono venuti a creare scontri e i cittadini non  con una serie di slogan hanno espresso il loro dissenso verso il premier.