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di Christian Montagna
Roma – Si dice determinato il premier Matteo nell’abbassamento delle tasse. Proprio in un’intervista al tg5, ha ribadito la sua volontà di voler diminuire la spesa mensile che pende sulle famiglie italiane, incoraggiando così una ripresa ancora troppo timida. “Alla minoranza Pd dico che, piaccia o non piaccia, abbiamo preso un impegno con gli italiani e lo manterremo"., ha ribadito durante l’intervista. E’ un programma fiscale quello del premier che se attuato potrebbe concretamente sollevare la condizione delle famiglie italiane. Tra l’altro, proprio in un momento di grande crisi come questo, non potranno essere i rivali politici o anche “gli amici” del premier a poter bloccare il programma: Fassina, D’Alema e Bersani dovranno arrendersi dunque dinanzi alla determinazione di un premier che avanza oggi più spedito che mai.
“E' il momento una volta per tutte di buttar giù le tasse", ha poi continuato nel corso dell’intervista. Che sarà la volta buona? C’è da essere ottimisti in un periodo come questo: è l’unica cosa che potrebbe finalmente far smettere il popolo italiano di piangersi addosso! L’Italia ripartirà con le riforme, ne è sicuro il premier, una volta eliminati gli avversari e i dissidenti, la promessa fatta agli italiani sarà mantenuta.
Renzi contro Marino e Crocetta. Altro tasto dolente toccato durante l’intervista è quello dei sindaci di Roma e del presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta. “ Si occupino delle cose concrete, dei problemi della gente, mettano a posto le loro città, sistemino la sanità. Se sono in grado di governare governino, vadano avanti altrimenti vadano a casa". Un messaggio, indice forse di stanchezza da parte del presidente nel combattere continuamente le telenovelas che sindaci e governatori mettono in atto: “la gente non si chiede se un politico resta in carica ma se risponde alle sue domande” ha poi concluso.
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