RENZI HA TROVATO UN TESORETTO

di Angelo Barraco

Roma –  Il Def doveva essere varato stamane, ma invece è stato posticipato per stasera dopo le 20.00. E’ spuntata una novità di notevole importanza, ovvero che il governo ha scovato un miliardo e 500 milioni tra i conti pubblici. Questa notizia è stata comunicata da alcune fonti ministeriali e c’è un’altra indiscrezione secondo la quale Renzi, starebbe pensando di attuare un decreto per destinare questo bonus al welfare. Il bonus sarebbe destinato a sostenere il delicato settore del sociale e l’idea è di lavorare in tempi molto brevi per fare ciò. Questa fretta che ha Renzi nell’investimento di questo bonus sembra non aver accontentato proprio tutti, anzi, ha insospettito Renato Brunetta che si è espresso così su Twitter: “Pare che Renzi voglia destinare un bonus di 1,5 mld a welfare. Per decreto. Per comprarsi elezioni regionali come europee con 80 euro?”, anche Beppe Grillo si è espresso con toni abbastanza duri “Alle balle del governo non ci crede piu' nessuno: era solo questione di tempo”. Toni negativi anche quelli di Susanna Camusso che ha detto: “L'impostazione del Def, per le cose che finora si conoscono, non affronta i nodi del Paese, che sono come si crea lavoro e come si investe”. Ma cos’è il Def? Il Def, ovvero Documento di Economia e Finanza è il principale strumento della programmazione economico-finanziaria che ogni anno il Governo deve presentare a Bruxelles insieme al piano nazionale delle riforme e fissa le linee guida della politica economica del Governo. Con Bruxelles bisogna verificare il rispetto degli impegni presi e prenderne di nuovi. Viene presentato alle Camere entro il 10 aprile di ogni anno, viene proposto dal Governo e approvato dal Parlamento ed è composto da tre parti:
 
La prima parte contiene gli obiettivi da conseguire per accelerare la riduzione del debito pubblico, in particolare gli obiettivi di politica economica per il triennio successivo; l’aggiornamento dell’anno in corso, l’indicazione dell’evoluzione economico-finanziaria internazionale e gli obiettivi programmatici.
 
La seconda parte contiene l’analisi del conto economico e del conto di cassa nell’anno precedente, le previsioni del saldo di cassa del settore statale e le indicazioni sulle modalità di copertura. In questa seconda parte c’è una sezione  che contiene i criteri di formulazione per il triennio successivo. 
 
La terza parte contiene invece lo stato di avanzamento delle riforme avviate, degli squilibri microeconomici nazionali e dei fattori macroeconomici che incidono sulla competitività, le priorità del paese e le principali riforme da attuare.