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Redazione Lazio

REGIONE VIOLENZA SULLE DONNE, APPROVATO IL PIANO CONTRO VIOLENZA E STALKING

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Tempo di lettura 2 minutiPolverini: "vogliamo costruire una rete di protezione sul territorio intorno alle vittime"

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“La Regione Lazio stigmatizza e condanna ogni forma di violenza”. Questo l’incipit del primo Piano regionale contro la violenza di genere e lo stalking, approvato dalla Giunta Polverini.

Annunciato lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Piano è stato elaborato dal Gruppo di lavoro regionale in collaborazione con le associazioni di settore.

“Con questo Piano – dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – vogliamo costruire una rete di protezione sul territorio intorno alle vittime di violenza di genere e di stalking. Il Piano disegna una nuova strategia che vede lavorare fianco a fianco, in un’ottica istituzionale e su obiettivi condivisi, Regione, associazioni e centri antiviolenza, creando sinergie costanti con enti locali, scuole, strutture sanitarie, operatori sociali e forze dell’ordine.  Una strategia che sfrutta l’esperienza di tutti i soggetti coinvolti, non solo per rispondere all’emergenza ma anche per prevenire”.

Il Piano avrà durata triennale. Tra le azioni previste: interventi nel campo della prevenzione, della comunicazione e della sensibilizzazione, sostegno e implementazione dei servizi anti violenza, promozione di percorsi di informazione e formazione permanente degli operatori  e di assistenza e integrazione sociale delle vittime e introduzione di strumenti per il monitoraggio del fenomeno.

“Fare rete – aggiunge l’assessore regionale alle Politiche sociali e Famiglia, Aldo Forte – è la parola chiave. Il Piano dota la Regione di una politica organica sul fenomeno, che finora mancava. Non parliamo più di singole azioni ma di una pianificazione che abbraccia i diversi territori e soprattutto le diverse forme e dimensioni del problema. Si tratta di un piano strategico, frutto di un percorso di collaborazione con le associazioni e i volontari che tutti i giorni assistono le vittime. Un percorso che non si ferma alla fase di programmazione ma che continua attraverso le risposte concrete che daremo sul territorio”.

 

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