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Redazione
Piemonte – Ciclone in Regione Piemonte dopo l'esito del Tar che ha sostanzialmente annullato le elezioni. Il Tribunale Amministrativo del Piemonte ha infatti accolto "il ricorso principale" promosso da Mercedes Bresso contro il risultato delle elezioni regionali del 2010, in cui venne eletto, con 9mila voti di scarto, il governatore Roberto Cota. La decisione dei giudici del Tribunale amministrativo, dopo quasi 4 anni di strascichi giudiziari, apre alla possibilità di voto anticipato rispetto alla scadenza naturale. La Lega Nord, sabato 11 gennaio, sarà in trasferta a Torino per manifestare contro la sentenza considerata "anti-democratica" che ha annullato l'elezione del governatore del Carroccio, Roberto Cota. "Tutti a Torino. Giudici, comunisti e giornalisti: giù le mani dalla Lega e dal Piemonte", scrive il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, che guiderà la manifestazione.
Consiglio e Giunta della Regione Piemonte rimarranno in carica fino alla decisione conclusiva del Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar. Passaggio preliminare sarà l'accoglimento della richiesta di sospensiva. In caso di non accoglimento, decadranno. Lo afferma Stelio Mangiameli, direttore dell'Issirfa, Istituto di Studi sui sistemi regionali.
La lista dei "Pensionati per Cota" presentata da Michele Giovine non era legittimata a partecipare alla competizione. Così ha deciso la prima sezione del Tar, accogliendo il ricorso presentato nel 2010 da Mercedes Bresso e Luigina Polacco, l’antagonista dei pensionati del centrosinistra che, con le sue denunce, aveva dato inizio alla battaglia contro la lista di Giovine.
"Chiederemo giustizia. Io continuerò a fare il governatore, lavorerò per costruire, nell'interesse dei piemontesi". Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, annunciando il ricorso al Consiglio di Stato dopo il verdetto del Tar del Piemonte. Cota, che si è detto "oggetto di persecuzione senza pari da parte della sinistra che non riesce a vincere e cerca di ribaltare il risultato con l'arma giudiziaria", ha sostenuto che negli scorsi quattro anni ha avviato un risanamento della Regione Piemonte e ora "evidentemente abbiamo toccato alcuni interessi". Dopo quattro anni della giunta Cota, il governatore piemontese si sarebbe aspettato "un minimo di senso di responsabilità". "Questo provvedimento vorrebbe avere l'effetto di gettare il caos il Piemonte", ha concluso Cota.
"Seppure in ritardo è stata fatta giustizia – ha detto l'ex presidente del Piemonte Mercedes Bresso – La sentenza è immediatamente esecutiva; anche se ci sarà il ricorso, riusciremo a andare al voto insieme alle amministrative e alle europee. Sono contenta soprattutto per il Piemonte, perché gira pagina". "Una vittoria che dimostra quello che solo Cota e Giovine non avevano ancora capito: che le elezioni sono state truccate: ora la giunta Cota non esiste più", ha puntualizzato Bresso. "Annullate le elezioni regionali del Piemonte. Giudici e sinistra, anche quando perdono, riescono a vincere… un attacco alla democrazia, ecco di cosa si tratta. Altro che mutande! Forse a qualcuno hanno dato fastidio i 30 milioni di euro di risparmio secco, all'anno, dei costi della politica in regione. Forza Piemonte, Forza Lega, continuiamo a lavorare". Lo scrive su Facebook il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, poco dopo che il tar del Piemonte ha accolto il ricorso fatto da Mercedes Bresso riguardo alle elezioni del 2010 da cui è uscito presidente il leghista Roberto Cota. La motivazione sarà depositata fra 10 giorni, e i giudici spiegheranno perché hanno scritto "si accoglie il ricorso principale, come integrato dai motivi aggiunti, e per l’effetto annulla l’atto di proclamazione degli eletti, unitamente agli atti presupposti oggetto di impugnativa i fini della rinnovazione della competizione elettorale". E dichiara inammissibile il ricorso incidentale. I consiglieri regionali hanno un’ultima strada, quella di fare ricorso al Consiglio di Stato. "Non commento mai le sentenze, ci saranno le conseguenze del caso, si andrà al voto. Certo, tre anni e mezzo sono un tempo assolutamente incredibile e penso che tutti si debba riflettere su questo. Forse bisogna riguardare alcune di quelle norme". Lo ha detto il premier Enrico Letta riferendosi all'annullamento delle Regionali in Piemonte.
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