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Redazione
Regione Lazio – Un centinaio di lavoratori del centro unico di prenotazione sta presidiando da un'ora piazza Oderico da Pordenone per protestare contro il nuovo bando di gara regionale per la gestione del Cup. «Contestiamo con forza il nuovo bando di gara che prevede che venga applicato un dumping contrattuale e sociale con ribassi che vanno persino oltre quanto previsto dalle norme», ha affermato Roberto Chierchia, segretario generale Cisl per la funzione pubblica del Lazio. «Con questo bando – ha proseguito il sindacalista – il personale non verrebbe riassorbito, con una riduzione del 17-23 percento: perdita che potrebbe concretamente arrivare fino a 400 unità. Una situazione che, tra l'altro, comporterebbe un grave danno per un'attività, quella del Cup, importantissima per i cittadini».
A rischio i livelli occupazionali I sindacati confederali hanno più volte segnalato di aver chiesto un incontro ai vertici regionali, senza tuttavia ricevere alcuna risposta. “Il bando per dare in appalto il Cup alle cooperative era stato messo da parte qualche mese fa da Zingaretti in seguito alle note inchieste giudiziarie – spiega Mauro Mastropietri, segretario Cgil Fp Roma e Lazio e responsabile sociosanitario assistenziale educativo – E’ stato poi riproposto e pubblicato a metà luglio”.
C’è però un parte del testo che ha destato immediata preoccupazione. “L’impegno in termini di importi di spesa da parte della Regione è inferiore rispetto al precedente bando – sottolinea – Chiediamo quindi un incontro per ricevere chiarimenti riguardo il mantenimento dei livelli occupazionali. C’è il concreto rischio che vengano persi centinaia di posti di lavoro su un totale di quasi 2.000 operatori”. Nel complesso, infatti, "il taglio delle ore di lavoro e non dà garanzie né sul riassorbimento di tutti i lavoratori attualmente impiegati nelle varie commesse, né sulle eventuali condizioni di tutela”. Il 4 luglio si cercherà quindi di ottenere un incontro. In caso contrario, il Comitato Lavoratori Cup del Lazio ha già fissato uno sciopero a oltranza a partire dall’8 settembre sino al 21 settembre, data di scadenza del bando.
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