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Redazione
“Mentre la Polverini e i suoi assessori dormono all’ombra di lauti vitalizi, oggi i lavoratori della cultura corrono intorno al palazzo della Giunta per ricordarci quanto ancora fanno, ogni giorno, per la cultura dei nostri territori, nonostante i mancati pagamenti della Regione e nonostante i tagli indiscriminati a tutto il comparto”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori e membro della commissione Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, intervenuta stamani alla maratona “Corri per la cultura”, organizzata dal Coordinamento Cultura Bene Comune di fronte alla sede della Regione Lazio di via Cristoforo Colombo per contestare le politiche culturali della Giunta Polverini. “Nel giro di due anni”, dichiara Rodano “le associazioni culturali del Lazio hanno incassato colpo su colpo un attacco frontale non solo al loro lavoro quotidiano, ma al loro stesso diritto ad esistere”.
“Non soltanto sono ancora inevasi molti pagamenti risalenti anche a due anni fa, ma nell’ultimo bilancio regionale della giunta Polverini c’è anche un messaggio chiarissimo per questi operatori” prosegue il consigliere regionale IdV. “Le risorse competenti, già decurtate progressivamente a causa dei tagli nazionali, sono passate da più di 12 milioni di euro a poco più di 5 milioni di euro: un dimezzamento gravissimo. E’ già noto che Il bando per le officine culturali, grazie al cui lavoro i fratelli Taviani hanno girato il film vincitore a Berlino, non verrà confermato; come non verrà confermato il finanziamento per le attività delle province e dei municipi di Roma”.
“Nel frattempo”, aggiunge Rodano “nello stesso bilancio, agli assessori esterni venivano assegnati lauti vitalizi: ‘costi quel che costi’. Dal suo insediamento, dunque, il centrodestra del Lazio umilia la cultura del Lazio e i suoi operatori, ad ogni livello di attività e ad ogni occasione, come dimostrato dalla legge farsa sul cinema approvata l’altro ieri. Mi auguro che i cittadini sappiano chi ha la responsabilità dell’impoverimento generalizzato di tutta la cultura del Lazio. Tagli allo spettacolo dal vivo, cancellazione dei fondi POR per la valorizzazione del patrimonio, decimazione delle risorse per musei e biblioteche, questa Giunta sta di fatto desertificando tutto il panorama culturale delle nostre provincie”.
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