Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Redazione
La Commissione Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo, presieduta da Giancarlo Miele (Pdl), ha approvato a maggioranza il Piano strategico regionale per la ricerca, l'innovazione ed il trasferimento tecnologico 2011 – 2013, di iniziativa della Giunta regionale, presentato lo scorso settembre dall'assessore al Bilancio Programmazione economico-finanziaria e Partecipazione Stefano Cetica.
Con la nuova programmazione, "fulcro del sostegno sarà la domanda di innovazione delle imprese che diventano protagoniste dei processi di trasferimento tecnologico da parte degli organismi di ricerca e ne orientano e indirizzano l'azione."
Le 144 mila imprese del Lazio potranno disporre nel triennio di risorse per 237,5 milioni di euro cui si sono aggiunti per il 2012 e 2013 altri 30 milioni per ciascuna annualità provenienti dalla recente riprogrammazione del POR FESR (Programma operativo cofinanziato dal F. E. S. R. – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013) approvata in Commissione Bilancio, per un totale di 297,5 milioni di euro.
"Grazie al Piano strategico per l'Innovazione e la Ricerca approvato oggi – ha affermato Miele – il Lazio potrà avvalersi di un sistema organico di strumenti volti a superare una logica di interventi dispersivi e poco efficaci e favorire un nuovo ciclo di sviluppo e crescita occupazionale. Sostegno quindi alle imprese che con coraggio puntano sull'Innovazione e la Ricerca grazie anche ad un nuovo sistema di collaborazione tra Università, Centri di Ricerca e tessuto imprenditoriale. E' questo l'approccio pragmatico che in stretta sinergia con la Presidente Polverini e l'Assessore Cetica stiamo dando per il rilancio dell'economia e dell'innovazione del tessuto imprenditoriale Lazio".
Il Piano premia quelle componenti della ricerca più dinamiche nell'interazione con il sistema produttivo, in particolare attraverso misure a sostegno del capitale umano altamente specializzato. Vengono inoltre rafforzati i distretti ad alta tecnologia, introducendo, accanto ai già esistenti distretti dell'Aerospazio, Bioscienze e dei Beni e attività culturali, il Distretto delle Tecnologie Digitali e delle Industrie Creative.
Settori prioritari di interesse quello aerospaziale; chimico-farmaceutico, bioscienze e biotecnologie; tecnologie per i beni e le attività culturali; ICT e audiovisivo, Industrie Creative; energie rinnovabili.
Il Piano dovrà ora approdare nell'Aula consiliare per il via libera definitivo.
Correlati