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Redazione Lazio

REGIONE LAZIO, ANNALISA D’AGUANNO: “CON LA RIFORMA DEL WELFARE PIÙ TUTELA PER LE VITTIME DI VIOLENZA E PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE SVANTAGGIATE”.

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Tempo di lettura < 1 minutoE grazie ad un emendamento di Annalisa D’Aguanno le vittime del gioco compulsivo vengono ufficialmente inserite tra quelle oggetto di intervento sociale.

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Agevolare l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, fornire sostegno alle vittime di violenza e alle madri in condizioni di disagio e riservare massima attenzione alle cosiddette nuove dipendenze o dipendenze comportamentali, su tutte il gioco compulsivo.
Questi alcuni degli obiettivi della nuova legge regionale n. 226 del 2011, più in generale finalizzata ad una radicale riforma del welfare laziale attraverso una rimodulazione del sistema di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali e socio-assistenziali nella regione che pone la famiglia e la persona al centro degli interventi e che introduce strumenti in grado di tutelare le fasce sociali più deboli.
Tutti problemi, quelli ricordati in apertura, che anche in provincia di Frosinone, come hanno recentemente confermato i dati della Asl e delle associazioni di volontariato, stanno assumendo dimensioni ogni giorno più allarmanti.
Tematiche molto delicate, quindi, sulle quali il consigliere regionale Annalisa D’Aguanno ha concentrato la propria attenzione in sede di “Commissione regionale al lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e sociali”, organismo di cui è vicepresidente e che giovedì scorso (26 gennaio) ha ripreso l’esame del nuovo complesso normativo, in corso da alcune settimane, giungendo all’articolo 25.
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E proprio l’onorevole D’Aguanno ha presentato un emendamento specifico alla proposta di legge, puntualmente accolto, grazie al quale è stato ottenuto l’inserimento ufficiale delle vittime del “gioco compulsivo” tra i destinatari degli interventi sociali. Inoltre, in virtù di altri emendamenti è stato ottenuto l’inserimento delle cooperative sociali tra i soggetti che potranno erogare i servizi per l’avviamento lavorativo delle persone svantaggiate e, nella seduta di giovedì, l’inserimento della formazione dei volontari, con il supporto dei centri di servizio per il volontariato del Lazio istituiti nella regione, tra le funzioni e i compiti delle Province.
L’esame della proposta di legge riprenderà nelle prossime settimane.