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Editoriali

REGGIO CALABRIA, CARABINIERI IN AZIONE: CATTURATO UN EVASO E UN LATITANTE

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Redazione

Reggio Calabria – Nella giornata di mercoledì i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria sono stati impegnati in un servizio di controllo straordinario del territorio nel centro cittadino e nel Rione Modena. Il servizio era finalizzato alla ricerca di soggetti colpiti da provvedimenti restrittivi che si erano sottratti alla cattura.  Per l’occasione il Comando Provinciale di Reggio Calabria ha disposto una intensificazione dei servizi di controllo del territorio in particolare nelle fasce orarie reputate più sensibili sotto il profilo della sicurezza pubblica, in quest’ambito sono state impegnate decine di pattuglie sull’intero territorio cittadino avvalendosi anche dell’ausilio di militari della Compagnia di Intervento Operativo di Palermo. Il dispiegamento di uomini e mezzi ha consentito di ottenere dei risultati particolarmente importanti dal punto di vista operativo. In tale ambito le “Gazzelle” dell’Aliquota Radiomobile di Reggio Calabria hanno raggiunto due importanti risultati, assicurando alla giustizia un catturando sottrattosi alle ricerche da parte degli investigatori e sorprendendo un soggetto evaso dalla misura degli arresti domiciliari mentre si accompagnava con una donna. Nella prima circostanza, dall’8 gennaio di quest’anno i militari della Compagnia di Reggio Calabria ed in particolare della Stazione di Catona e del Nucleo Operativo e Radiomobile, erano impegnati nella ricerca di BERLINGERI COSIMO, ventinovenne di Reggio Calabria, con precedenti, in quanto colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica di Reggio Calabria Ufficio esecuzioni Penali, in quanto riconosciuto colpevole del delitto di concorso in furto aggravato con recidiva commesso a Reggio Calabria nell’anno 2008.

Il BERLINGERI da quella data però aveva fatto perdere le sue tracce, a nulla erano valse le perquisizioni e i controlli effettuati nei luoghi dallo stesso abitualmente frequentati. Ciononostante, la tenacia e l’attenzione dei militari dell’Aliquota Radiomobile non è mai scemata infatti da quella data è stata posta in essere una attività investigativa al fine di ricostruire le abitudini dell’uomo. Alla fine l’intenso lavoro svolto a premiato gli carabinieri che finalmente lo hanno individuato mentre passeggiava indisturbato per le vie di un quartiere cittadino, a quel punto avuta la certezza della sua identità i militari lo hanno immediatamente bloccato. Il BERLINGERI dal canto suo, una volta bloccato dai Carabinieri ha immediatamente rivelato la sua identità, confessando di essere colpito da un provvedimento restrittivo. Il BERLINGERI è stato quindi accompagnato in Caserma e successivamente presso la locale Casa Circondariale ove dovrà scontare la pena di 9 mesi di reclusione.  Altro importante risultato è stato conseguito sempre dai militari dell’Aliquota Radiomobile nella serata di ieri. Sono le 22,00 circa quando scatta l’allarme da parte di una struttura di accoglienza cittadina, viene segnalato al numero di emergenza 112 pronto Intervento dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, che un loro ospite sottoposto agli arresti domiciliari, si era allontanato in modo arbitrario riferendo di avere la necessità di recarsi al Pronto Soccorso. Immediatamente la Centrale Operativa dispone l’intervento di alcune Gazzelle dell’Aliquota Radiomobile. Vengono setacciate le strutture sanitarie cittadine ma dell’interessato nessuna traccia, a quel punto è parso chiaro ai militari operanti che la motivazione fornita dall’uomo era solamente una scusa per potersi allontanare indisturbato senza richiamare l’attenzione e l’intervento dei carabinieri. A quel puto scattano le ricerche dell’uomo D.C., il quale viene sorpreso dopo circa un’ora all’interno della sua autovettura in compagnia di una donna.  Dalla ricostruita dall’uomo sembrerebbe che lo stesso colto da un malore si era recato presso il Pronto Soccorso ma una volta arrivato si era sentito meglio e quindi aveva deciso di non affidarsi ai sanitari. Effettuati i dovuti riscontri, si procedeva ad arrestare il soggetto per il reato di evasione in quanto si era allontanato senza autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria dal centro di accoglienza dove stava scontando la misura degli Arresti Domiciliari.

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Ambiente

Agenda 2030, sostenibilità ambientale: ecco come impegnarci

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La sostenibilità ambientale è uno dei goals previsti nell’Agenda 2030. Tale documento evidenzia obiettivi molto importanti tra cui, porre fine alla fame nel mondo, dire stop alla violenza sulle donne etc …

Nelle scuole italiane e non solo sono stati avviati progetti per arrivare ai traguardi preposti.
Negli ultimi anni, l’obiettivo della sostenibilità ambientale ha visto una maggiore consapevolezza individuale e collettiva.

All’interno di molte scuole, sono state programmate diverse attività tra cui, insegnare la raccolta differenziata, organizzare gite guidate presso inceneritori e impartire lezioni o laboratori di educazione civica e ambientale da parte dei docenti.

Ogni proposta ha rappresentato la possibilità di rendere i ragazzi e gli adulti maggiormente consapevoli di alcune problematiche legate al nostro pianeta: dalla deforestazione, alle banche di plastica che osteggiano la pulizia dei nostri mari, al riscaldamento globale fino ad arrivare alla totale trasformazione del territorio mondiale.

Molte di queste problematicità, causate principalmente dall’agire umano, vengono studiate non solo dalla scienza, ma anche dalla geografia. Siamo in un mondo globale in cui la questione ambientale e le sue possibili modifiche future preoccupano gli studiosi.
Per tale motivo il concetto di sostenibilità dell’ambiente è un argomento che sta molto a cuore agli esperti e non solo.

Tuttavia, sono nate diverse occasioni per evitare una totale inaccuratezza da parte dell’uomo. Pertanto, per sviluppare una maggiore sensibilità di fronte alla cura costante e attiva del nostro ambiente sono state previste diverse iniziative, partendo proprio dal comportamento dei cittadini stessi:

  • periodicamente si svolgono numerose campagne ambientali per sviluppare una corretta raccolta differenziata da parte dei singoli Comuni, Regioni e Stati;
  • ogni città al suo interno ha organizzato incontri in cui vengono spiegate le diverse fasi di raccolta dei rifiuti;
  • si sono definite regole precise per mantenere pulite le città;
  • di tanto in tanto ogni regione predispone seminari o incontri a tema su come incentivare l’uomo a rendere sempre più vivibile l’ambiente in cui abita;
  • molte scuole hanno sviluppato ricerche e sondaggi, tramite esperti del settore, per sensibilizzare i giovani e gli adulti a far fronte a questa urgenza di “pulizia” all’interno degli ambienti in cui si vive;
  • si organizzano, inoltre, convegni internazionali sulla sostenibilità ambientale e su eventuali nuove tecniche di intervento.

In generale, dalle scuole, alle diverse associazioni e al governo si è trattato l’argomento sulla sostenibilità, ponendo questi obiettivi come primari e improrogabili per “risistemare” il nostro pianeta.

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Editoriali

Aggressione omofoba a Roma: chi ha più prudenza l’adoperi!

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Mercoledì due ragazzi, per un bacio, sono stati aggrediti da un gruppo di egiziani al grido: “Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare” rischiando davvero grosso.


Per fortuna, invece di reagire, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’Ordine che, prontamente, sono intervenute mettendo in salvo i due ragazzi. In queste situazioni “Ci vuole prudenza!”

È un pensiero che la mia generazione ha recepito troppe volte in malo modo e, di contro, le generazioni attuali non sanno neanche da dove provenga.

E se alla mia età arrivo a scrivere di questo è perché il clima che si respira in ogni parte del mondo predica proprio la prudenza. Assistiamo, troppe volte, a situazioni in cui le aggressioni, le violenze, i soprusi colpiscono e fanno piangere proprio perché quella virtù molto predicata e poco praticata, la prudenza appunto, viene accantonata per imporre magari le nostre ragioni di fronte a soggetti che non hanno nulla da perdere pronti a tutto e senza scrupoli.

E non mi si venga a dire “ci rivuole il manganello” perché violenza chiama violenza, aggressione chiama aggressione, sopruso chiama sopruso.

Non so “offrire” una ricetta perché i tanti “Soloni”, esperti in materia, sono decenni che “toppano”, sbagliano, predicando il “dente per dente”.

Occorre “certezza di pena” e “controllo del territorio”. E se a tutto ciò aggiungiamo un “cultura woke” che, a mio avviso, vuole imporre a colpi di “politicamente corretto” scelte sulla vita di ognuno ci ritroveremo davvero a riconsiderare vero ed attuale il pensiero di Thomas Hobbes “Homo hominis lupus”, l’uomo è lupo agli uomini.

Perché l’integrazione non si impone per legge come anche l’inclusione.
Sono processi che passano attraverso l’accettazione di entrambe le parti in modo paritetico e rispettoso ognuno dell’altro.

Quindi, “prudenza” perché, come diceva Henry de Montherlant: Bisogna fare cose folli, ma farle con il massimo di prudenza”.

l’immagine rappresenta l’allegoria della Prudenza

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Editoriali

L’illusione della superiorità e l’incoscienza di chi crede di avere una coscienza superiore: Beata ignoranza!

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Nell’era dell’informazione e dell’autorealizzazione, sempre più individui si convincono di possedere una coscienza superiore, una sorta di illuminazione intellettuale e morale che li pone al di sopra della massa. Questa percezione, spesso priva di una reale base di merito, non solo è pericolosa, ma anche profondamente ingannevole. L’illusione della superiorità può infatti condurre a un’autocelebrazione sterile e alla svalutazione di tutto ciò che non rientra nella propria visione del mondo.

L’autocompiacimento dell’ignoranza

Uno dei fenomeni più diffusi è l’autocompiacimento dell’ignoranza. Alcuni individui, forti di una conoscenza superficiale acquisita attraverso fonti discutibili o parziali, si autoconvincono di avere una comprensione profonda e completa delle cose. Questo atteggiamento li porta a rifiutare qualsiasi opinione contraria, chiudendosi in una bolla di autoconferma. Il paradosso è che più limitata è la loro comprensione, più ferma è la loro convinzione di essere superiori.

La mediocrità travestita da eccellenza

Chi si illude di avere una coscienza superiore spesso ignora la necessità di un’autoanalisi critica e di un continuo miglioramento. Questa mancanza di umiltà e di riconoscimento dei propri limiti porta a una stagnazione intellettuale e morale. La mediocrità, in questo contesto, si traveste da eccellenza, mascherata da un velo di arroganza e presunzione. La vera eccellenza richiede infatti la capacità di riconoscere i propri errori e di apprendere continuamente dall’esperienza e dagli altri.

Il confronto con la realtà

Per smascherare l’illusione di una coscienza superiore, è essenziale confrontarsi con la realtà in modo aperto e onesto. Questo implica ascoltare opinioni diverse, accettare critiche costruttive e riconoscere l’importanza della competenza e dell’esperienza. Solo attraverso questo confronto si può sviluppare una vera comprensione e una consapevolezza autentica.

L’importanza dell’umiltà

L’umiltà è la chiave per evitare la trappola dell’illusione di superiorità. Riconoscere che la propria conoscenza è limitata e che c’è sempre spazio per migliorare è il primo passo verso una crescita autentica. L’umiltà permette di apprendere dagli altri e di riconoscere il valore della diversità di pensiero e di esperienza. Solo con questa attitudine si può sviluppare una coscienza realmente superiore, basata non sulla presunzione, ma sulla consapevolezza e sulla continua ricerca del miglioramento.

L’illusione di una coscienza superiore è un inganno pericoloso che porta all’arroganza e alla stagnazione. La vera superiorità non risiede nella convinzione di essere migliori degli altri, ma nella capacità di riconoscere i propri limiti, di apprendere continuamente e di confrontarsi con la realtà in modo aperto e umile. Solo attraverso questo percorso si può raggiungere una consapevolezza autentica e contribuire in modo significativo al proprio sviluppo e a quello della società.

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