Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Roberto Ragone
È chiaro a tutti coloro che seguono le vere notizie a proposito della così detta riforma costituzionale, che diversi media, in un fronte unico mai così compatto politicamente, propinano con un sacco di bugie o perlomeno di notizie che mettono in luce aspetti solo artatamente positivi del provvedimento, modificati ad uso e consumo di chi la riforma ha voluto, redatto e proposto – Napolitano.
Per questo abbiamo la parola di Renzi, che un giorno, volendola accreditare ulteriormente, si fece sfuggire che la modifica era ‘del presidente Napolitano’, vero promotore dell’iniziativa. Se questo concetto non è sufficientemente chiaro, proviamo a fare un esempio di tipo automobilistico. Se sono un commerciante di auto usate, e ne devo vendere una molto difficile, e soprattutto che mi conviene vendere perché mi sta sul gozzo da troppo tempo, e anche perché con quell’introito potrei risolvere qualche problema con le banche che minacciano il rientro dei fidi, la faccio lucidare a specchio, mettendola in vetrina nella mia mostra, e postandola su tutti i siti Internet che si occupano di vendite di auto. Ad un probabile acquirente – come anche nella didascalia sul web – descriverò tutti gli aspetti positivi dell’auto e del suo uso. Un motore potente, brillante, climatizzatore, un interno originale, magari in pelle, cerchi in lega super ribassati, e così via. Se poi gli interni in pelle sono un po’ screpolati perché non ben tenuti, se consuma olio perché le fasce sono arrivate, se gli pneumatici super ribassati sono molto costosi, se l’impianto di aria condizionata non funziona correttamente, se l’auto in questione è reduce da un grave incidente che ne ha compromesso il telaio e la carrozzeria, con problemi di sbilanciamento, se il contachilometri è stato scaricato, se i fondi sono arrugginiti e prossimi al cedimento, e se l’auto deve pagare il superbollo di 10 euro per ogni cavallo eccedente i 185: tutto questo non lo metterò in evidenza, facendo credere all’eventuale cliente che sta acquistando un’auto meravigliosa, l'affare della sua vita, magari con la formula ‘vista e piaciuta’, come accade per la riforma Boschi.
Baby senatori Andando a scavare nelle pieghe della quale, scopriamo che i nuovi senatori, provenendo da amministrazioni comunali e consigli regionali, potranno anche avere un’età minima di 18 anni, privando di significato la loro qualifica, che significa 'anziani'. Trecentomila euro dei nostri soldi, spesi per il tour della Boschi in Sudamerica, per …
[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 1 E PAG. 4]
Correlati