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Redazione
Roma – Nell’ultimo match ufficiale è stato “croce e delizia” per il Real Colosseum. Angelo Pangrazi, attaccante classe 1987 in forza al club capitolino, ha deciso con un guizzo dei suoi il primo delicatissimo match dei play off sul campo del Sermoneta, conclusosi sull’1-0. Ma oltre a essere stato “delizia”, l’ex attaccante del Crecas (tra le altre) è stato successivamente anche croce. «Ho commesso un’ingenuità nel finale di primo tempo e ho rimediato il secondo cartellino giallo per cercare di rubare il pallone al portiere avversario su un rinvio – ammette Pangrazi – Per fortuna, i miei compagni hanno giocato un secondo tempo di grande sacrificio, mostrando a tutti che il Real Colosseum è una squadra con gli attributi. Poi nel finale di gara ci ha messo una pezza il nostro portiere Marco Ferronetti che ha parato un calcio di rigore: in inferiorità numerica, sarebbe stata durissima giocare i tempi supplementari con l’obbligo di vincerli per passare il turno». Per l’attaccante, comunque, è arrivata una rete molto pesante. «Non è stata una stagione felicissima dal punto di vista personale fin qui, almeno in campionato, mentre in Coppa sono riuscito a segnare con buona continuità. Certo, questo al Sermoneta è uno dei gol più importanti della mia annata». Il Real Colosseum si è così tuffato nelle semifinali dei play off dove cercherà di superare l’ultimo ostacolo prima di un “ripescaggio” in Eccellenza praticamente certo nel momento dell’approdo all’ultimo atto. «Affronteremo in campo neutro il Real Monterotondo Scalo, una squadra che personalmente conosco poco se non dai numeri o dalle cronache delle varie partite. Purtroppo domenica non potrò esserci causa squalifica, ma mi auguro che i miei compagni possano regalarmi un’ultima gara ufficiale in questa mia stagione…». Per l’attaccante i valori delle due semifinali sono abbastanza chiari. «Credo che noi e il Montespaccato abbiamo tutte le carte in regola per giocare la finale di questi play off di Promozione, ma per quanto ci riguarda servirà un’altra grande partita per riuscire ad arrivarci».
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