RAI, LA 7 E MEDIASET: L’INCHIESTA APPRODA ANCHE A PALAZZO CHIGI

di Cinzia Marchegiani


Roma – Continuano ad emergere notizie più dettagliate in merito all’inchiesta romana che sta coinvolgendo le sedi della RAI, Mediaset, La7 partita da un’indagine avviata tempo fa dalla Procura della Repubblica di Velletri che ha portato agli arresti domiciliari nell'aprile scorso di David Biancifiori. Il procuratore della Repubblica di Velletri, Francesco Prete ha trasmesso ai pm della capitale la documentazione, ma l'indagine sarebbe partita da una segnalazione di Viale Mazzini all'autorità giudiziaria, circa un anno fa, dopo che aveva notato delle irregolarità in alcuni appalti e per questo avrebbe avviato un audit interno che ha osservatoto fatti piuttosto gravi che vedevano coinvolti alcuni dipendenti della Rai in rapporto ad appalti che sarebbe affidati proprio a società dell'imprenditore Biancifiori. Da queste segnalazioni , raccontano alcune fonti all'AdnKronos, la magistratura avrebbe iniziato le indagini che hanno portato agli avvisi di garanzia e alle perquisizioni nelle quattro aziende Rai, Mediaset, La7 e Infront.

INCHIESTA E INDAGINI NELLE SEDI L'inchiesta è condotta dal pubblico ministero Paolo Ielo che ha attivato 60 perquisizioni nelle sedi di Rai, Mediaset e La7, affidate al Nucleo di polizia tributaria della Finanza. Si sta indagando sull’imprenditore Biancifiori, titolare di varie società per la fornitura di scenografie, gruppi elettrogeni e tutte le attrezzature per realizzare spettacoli ed eventi, che avrebbe pagato cospicue tangenti ed emesso false fatture per procurarsi fondi necessari per la corruzione. Per i dipendenti della Rai il reato ipotizzato è di corruzione, in quanto l'ente radiotelevisivo svolge un servizio di natura pubblica.

Ma il filo dell’inchiesta sulle sedi televisive sembra portare fino a Palazzo Chigi, poiché sembra che alcuni dirigenti della Presidenza del Consiglio sarebbero anch’essi coinvolti nell'inchiesta sulle tangenti che riguarda 44 persone, per presunte elargizioni dell'imprenditore David Biancifiori.

POSIZIONI RAI, MEDIASET LA7 La posizione della Rai è di estrema collaborazione con l’autorità giudiziaria e sottolinea: ''L’area interessata dalle indagini è stata peraltro oggetto di verifiche interne che hanno comportato interventi organizzativi e disciplinari". La7 in questa inchiesta dichiara di aver fornito alla Guardia di Finanza la documentazione richiesta e si riserva di costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale per chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti, mentre in una nota Mediaset nella sua qualità di parte lesa dichiara di aver assicurato agli inquirenti la propria collaborazione alle indagini.