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Redazione
Roma – "E’ stato uno spettacolo vergognoso ed offensivo quello al quale i cittadini e le cittadine romane in primis, ma anche tutti gli italiani, hanno dovuto assistere ieri sera durante la trasmissione Porta a porta di Bruno Vespa. – commentano dal gruppo del Pd romano in una nota – Vedere accomodati rappresentanti della famiglia Casamonica nel salotto buono della Tv di stato finanziata con il canone dei contribuenti, – prosegue la nota del Pd – doverli sentire rivendicare proprio quei funerali che hanno indignato e offeso la nostra comunità, ascoltarli mentre stabilivano accostamenti improponibili e ignominiosi tra grandi figure della Chiesa e il loro congiunto, è stato un vero e proprio affronto per tutti coloro che sono impegnati nella battaglia contro le mafie e l’illegalità, mettendo spesso a rischio la loro stessa incolumità. Chiediamo ai parlamentari eletti nel collegio di Roma e del Lazio e a quelli che siedono nella commissione di vigilanza Rai di intervenire perché sia fatta piena luce immediatamente su questa incredibile vicenda, che ha visto esponenti di una famiglia i cui intrecci e commistioni con la malavita organizzata non solo romana sono noti e di lunga data, trovare spazio sulla rete ammiraglia della tv pubblica per rappresentare le loro tesi aberranti, grottesche e provocatorie, peraltro senza la presenza di un contraddittorio che ne potesse smentire o contestare in tempo reale le mistificazioni riportate. Presenteremo, inoltre, immediatamente all’assemblea di Roma Capitale una mozione di censura di questo abuso compiuto ai danni del servizio pubblico, dell’immagine della Capitale e di tutti coloro che sono impegnati per combattere le mafie e la criminalità organizzata".
Più tranchant Michele Anzaldi, segretario della Vigilanza Rai. "La puntata di "Porta a Porta" sui Casamonica lascia sconcertati e configura – afferma – una potenziale violazione del contratto di servizio della Rai: non si capisce come quello show possa essere considerato compatibile con il servizio pubblico. I nuovi consiglieri di amministrazione, che hanno anche conoscenze dirette della deontologia giornalistica a partire dalla presidente, si esprimano subito. Chiederò che l'ufficio di presidenza della commissione – anticipa – si occupi della vicenda. Si fatica a comprendere la scelta di dare una visibilita' del genere ad una famiglia cosi' discussa, tra l'altro dopo diverse settimane da quel fatto che ha gettato discredito su Roma e sull'Italia a livello internazionale. Nel giorno in cui l'attualità propone questioni di primissimo piano, come la crisi migranti nella Ue, il caso Germania-Ungheria, la situazione bellica in Siria, lascia stupefatti che venga ritirata fuori una vicenda ormai passata. È stato realizzato il sogno dei Casamonica, dargli piena visibilita' sula rete ammiraglia del servizio pubblico. È inaccettabile". Fulmini su Viale Mazzini anche dal senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione Antimafia: "Domani in commissione Antimafia chiederemo di audire al piu' presto i vertici del servizio pubblico e dell'ordine dei giornalisti per aprire una riflessione a partire da questa preoccupante vicenda", annuncia.
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