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Cronaca

QUARTO, LACREME PENTASTELLATE: SINDACO COMMOSSO DURANTE SEDUTA CONSIGLIO

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Tempo di lettura 4 minutiRosa Capuozzo: "Si devono vergognare tutti i partiti ed i politici che stanno strumentalizzando questa vicenda."

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di Angelo Barraco – Gerardo Mieli

Quarto (NA) – È scontro politico tra il Pd e i pentastellati al comune di Quarto in merito alle presunte pressioni da parte del consigliere pentastellato Giovanni De Robbio, indagato per estorsione aggravata ai danni del sindaco del suo partito, Rosa Capuozzo, e di voto di scambio sul sindaco.

I Giovani  democratici di Napoli hanno organizzato un presidio davanti al Comune di Quarto per chiedere le dimissioni dell’esponente del Movimento Cinque Stelle nonché Sindaco di Quarto Rosa Capuozzo. Il presidio in questione è stato organizzato in seguito alla pubblicazione di intercettazioni dove emergerebbe un elemento molto grave, ovvero il sostegno di un clan camorristico locale al Movimento Cinque Stelle nel corso delle ultime elezioni. A questa ipotesi ha risposto Beppe Grillo, scagliandosi contro tale accusa. Intanto Ernesto Carbone, componente della segreteria del PD afferma: “Grillo ha dovuto ammettere che a Quarto i 5 stelle sono stati eletti anche con i voti della Camorra. Sulla spinta delle indagini della magistratura, dei media e grazie all'azione politica del Pd, dopo aver cercato di spostare l'attenzione e autoassolversi, alla fine i 5 stelle lo hanno ammesso: i voti della Camorra sono arrivati, con la vergognosa aggiunta che non sarebbero stati determinanti” aggiungendo inoltre “Toppa che apre una voragine. E in questa voragine – 'cadè il sindaco con i suoi atti amministrativi e le commesse ad imprese sotto la lente dell'Anticorruzione.

Un quadro nebuloso in cui si muovono personaggi come l'impresario di pompe funebri che a Quarto indicava di votare in massa i 5 stelle e a Roma organizzava il funerale dei Casamonica. In un simile contesto il sindaco dovrebbe dimettersi. Tutto ciò porta ad un altra domanda: quanto avvenuto è circoscritto a Quarto o si estende anche all'elezione di parlamentari nazionali? Temi da approfondire in Commissione antimafia”. Ma cosa è successo? Ripercorriamo la vicenda passo dopo passo. Sul finire di ottobre il consigliere comunale di Quarto, Giovanni De Robbio (Movimento Cinque Stelle), si sarebbe rivolto con toni discutibili con il Sindaco Rosa Capuozzo, Movimento Cinque Stelle. Da qui parte l’inchiesta. Il consigliere avrebbe mostrato al Sindaco una foto aerea della sua casa dal cellulare, il consigliere De Robbio avrebbe alluso a presunte irregolarità nell’abitazione, il Sindaco aggiunge inoltre “disse che dovevo stare tranquilla perché dovevo essere meno aggressiva, non dovevo scalciare, dovevo essere più tranquilla con il territorio”.

L’inchiesta è coordinata dal pm Henry John Woodcock e condotta dai Carabinieri di Pozzuoli. Dopo questo incontro il consigliere avrebbe avvicinato il Sindaco altre due volte, quest’ultima in compagnia di un geometra e lo avrebbe indicato come una persona capace che avrebbe potuto dare una consulenza in ambito edilizio. Il primo cittadino ha spiegato agli inquirenti: “Mi dissero che aveva la mia foto in cassaforte”. Il terzo episodio in cui De Robbio evvicinò il Sindaco ha avuto luogo in consiglio comunale e gli disse che avrebbe fatto si che il sopralluogo che ha portato all’irregolarità risultasse falso. De Robbio è indagato per tentata estorsione, per voto di scambio aggravato in concorso con Alfonso Cesarano, che è il titolare di una ditta di pompe funebri e secondo gli inquirenti è un esponente vicino al clan camorristico Poverino. Dalle intercettazioni fatte al figlio di Cesarano emergono le seguenti affermazioni: “Adesso si deve portare a votare chiunque esso sia, anche le vecchie di ottant'anni si devono portare là sopra e devono mettere la X sul Movimento Cinque Stelle che è la cosa fondamentale”, ma anche “Questo De Robbio, noi abbiamo fatto l'accordo con lui… ci siamo seduti al tavolo… hanno parlato, hanno chiacchierato, hanno concordato diciamo delle cose loro, hanno parlato di tutte le cose e noi abbiamo detto che gli avremmo dato una mano”, più esplicitamente si dice nell’intercettazione: “Questo assessore che gli diamo noi, lui ci deve dare quello che abbiamo detto che ci deve dare, così come lo abbiamo fatto salire, così lo facciamo cadere”.
 
Oltre a De Robbio sono indagati il geometra Giulio Intemerato, per estorsione ai danni del primo cittadino, Mario Ferro. Intanto Alessandro Di Battista scrive su facebook: “Proprio oggi, mentre il PD fa partire l'ennesima macchina del fango contro il M5S, viene condannato Ozzimo (ex-assessore PD a Roma) per Mafia Capitale.Che pena, hanno favorito la crescita di fenomeni mafiosi nella Capitale, candidano condannati ovunque, hanno salvato dall'arresto il senatore NCD Azzollini, fanno leggi anti-corruzione che di "anti" hanno solo il nome e ancora parlano.Provano a confondere le acque. Infangano perché sono abituati ad avere fango addosso. Spaventano perché sono terribilmente spaventati. E sarà sempre peggio. Da qui alle amministrative i loro attacchi si intensificheranno.Rispondiamo colpo su colpo ma parliamo di temi. Di reddito di cittadinanza. Di sovranità monetaria. Di trasparenza sulle banche. Di legge anti-corruzione. Sono le nostre soluzioni. La strada è lunga. Ma è quella giusta. A riveder le stelle!”. In risposta ad Orfini che scrisse su Twitter: “Quando segnalai che a Ostia i clan inneggiavano al m5s,Di Maio disse che mi dovevano ricoverare. Lo disse da Quarto,dove la camorra vota m5s”.

Beppe Grillo è intervenuto nella diatriba politica in prima persona sul suo blog: "I voti della camorra non sono stati determinanti" per la vittoria dei pentastellati. "Il M5S ha vinto con il 70.79% dei voti pari a 9.744 preferenze contro i 4.020 degli avversari – ha precisato l'ex comico –  L'ormai ex consigliere Giovanni De Robbio, indagato dalla Direzione distrettuale antimafia ed espulso dal Movimento Cinque Stelle prima di ricevere l'avviso di garanzia,  ha raccolto 840 voti".

Anche Di Battista è sceso in campo dichiarando su Facebook:
  "Proprio oggi, mentre il Pd fa partire l'ennesima macchina del fango contro il M5s, viene condannato Ozzimo (ex-assessore Pd a roma) per Mafia capitale. Che pena – ha inoltre scritto – hanno favorito la crescita di fenomeni mafiosi nella capitale, candidano condannati ovunque, hanno salvato dall'arresto il senatore Ncd Azzollini, fanno leggi anti-corruzione che di 'anti' hanno solo il nome e ancora parlano. Provano a confondere le acque. Infangano perché sono abituati ad avere fango addosso. Spaventano perché sono terribilmente spaventati. E sarà sempre peggio. Da qui alle amministrative i loro attacchi si intensificheranno".

"Si devono vergognare tutti i partiti ed i politici che stanno strumentalizzando questa vicenda. Si strumentalizza per fare opposizione, senza altro obiettivo. La lotta alla camorra è di tutti e va fatta insieme. Bisogna fare fronte comune per vincere". Questo quanto dichiarato dal sindaco di Quarto Rosa Capuozzo alla fine della seduta di Consiglio. Una Capuozzo visibilmente commossa e al centro delle polemiche politiche a causa dell'inchiesta della magistratura che ha coinvolto la giunta del M5s per tentata estorsione al sindaco e voto di scambio da parte del consigliere de Robbio.

La seduta di Consiglio comunale ha poi visto momenti di tensione: ''La lotta alla camorra è di tutti e tutti dobbiamo combatterla. Se invece si lotta per altre questioni è strumentalizzazione, Questo deve essere chiaro ai cittadini di Quarto'', ha inoltre dichiarato il sindaco di Quarto.