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QUANDO ANDARE AVANTI TI RIPORTA ALLE ORIGINI

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Tempo di lettura 2 minutiSenza critica né giudizio, quindi, la presa di coscienza del proprio squilibrio mentale, da prendere non come forma di malessere clinico psichiatrico ma come forma di in-consapevolezza

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Sara Galea

La meditazione è una pratica molto antica e che ha avuto le sue origini nel mondo orientale millenni fa. Nel corso degli anni, in occidente, è stata giudicata e criticata nei più svariati modi, ed etichettata con delle Opinioni (assolutamente fasulle e degne di chi ha ignoranza e, soprattutto, mancanza di vigore e vitalità per fare una pratica che vuole forza di volontà, apertura mentale e di cuore) che ci si potrebbero scrivere dei fanta-libri: un esempio lampante di ‘’ opinione assolutamente fantasiosa'' è l’equazione: meditazione = spirituale = astratto e poco pratico.
Come molti maestri, insegnanti, trainer, dicono, la meditazione è affine e molto vicina alla concretezza perché muove verso l’azione, la consapevolezza, la disciplina mentale, la concentrazione in ogni ambito di vita, sul lavoro, sulle relazioni, nei rapporti di coppia, per trovare equilibri sani con armonia e coerenza tra ciò che si è e quello che si fa diventando, così, persone consapevoli del proprio mondo interiore, e della propria Realizzazione.

Al contrario di ciò che si pensi, o immagini, la meditazione è una pratica che si è nuovamente, e rapidamente, diffusa soprattutto nel mondo dei professionisti, del lavoro, ma sta prendendo piede anche come percorso di vita individuale personale per migliorare la vita stessa. Da professionista posso dire, con vera cognizione di fatto, che chiunque si sia avvicinato con riluttanza, data l’educazione ricevuta fondata sulla critica ed il giudizio, ha fatto propria questa pratica, o chiamiamola anche metodo o tecnica qualora si temano termini troppo ''spirituali'', trovando in essa i giusti strumenti per darsi degli obiettivi, per riuscire a ‘’focalizzare’’ le proprie positività, e potenzialità, senza venire travolto dall’onda di pensieri e sensazioni negativi con i quali sono stati abituati a convivere nella propria zona chiamata ‘’di confort’’.

Ad oggi sono state re-introdotte moltissime pratiche di meditazione, di rilassamento, ed energetiche che, attuate con costanza, dedizione e convinzione, fanno realmente uscire dal ‘’coro’’ di quella follia mentale che ha creato il mondo che ci circonda, e che vede protagoniste persone divenute come sono divenute , evito qualsiasi tipo di etichetta, nel corso della propria vita.

Senza critica né giudizio, quindi, la presa di coscienza del proprio squilibrio mentale, da prendere non come forma di malessere clinico psichiatrico ma come forma di in-consapevolezza e chiusura mentale, dà all’essere umano la capacità di portare se stesso ad una reale situazione di benessere, che è tutt’altro che una cantica profusa fine a se stessa, e alla bellezza eterea che esprime, mauna reale trasformazione della propria vita sotto tutti i punti di vista, e dimensione di esistenza: fisico, morale, psicologico, relazionale, professionale, economico, sociale, etc.

E quindi?

Riportiamo nella nostra vita i valori veri e, soprattutto, i giusti strumenti, svuotando la stessa di tutto ciò che porta malessere, negatività, mancanza di autonomia, auto motivazione, autorealizzazione, autoanalisi, e avvicinandoci a ciò che rende le persone capaci di agire secondo le proprie potenzialità, capacità, virtù, valori, competenze, dandosi, quindi, come spinta a tendere, la volontà di volere sempre maggiore conoscenza, coscienza, Realizzazione del proprio Se.
http://saragalea.wordpress.com/consulente-olistico/