Connect with us

Esteri

Putin quotidiani, o rubli o vi stacco il gas: “Se la Russia sarà minacciata, risponderà con mezzi che i suoi avversari non hanno ancora”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 6 minuti
image_pdfimage_print

Quattro acquirenti europei hanno già pagato in rubli il gas di Gazprom e dieci hanno aperto i conti presso Gazprombank necessari per assecondare la richiesta di Mosca di pagare in valuta locale

La Russia minaccia di bloccare il gas anche verso altri Paesi oltre la Polonia e la Bulgaria se le forniture non saranno pagate in rubli. “Se qualcuno rifiuta di pagare con il nuovo sistema, sarà attuato il decreto del presidente russo”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riferisce l’Interfax. 

Già in precedenza  il presidente della Duma Vyacheslav Volodin, aveva affermato che Mosca dovrebbe sospendere la fornitura di gas non solo a Bulgaria e Polonia, ma anche ad altri paesi ostili.

“Gazprom ha sospeso completamente la fornitura di gas a Bulgaria e Polonia. Lo stesso dovrebbe essere fatto per quanto riguarda i paesi ostili nei nostri confronti”, ha precisato oggi Volodin su Telegram.  

La Russia continua a fornire gas naturale all’Austria “senza restrizioni” anche dopo lo stop per Polonia e Bulgaria e proseguirà a pagare in euro. Lo ha annunciato oggi il ministro dell’Energia austriaco Leonore Gewessler (Verdi).
Alla domanda se ci fossero segnali di un arresto delle consegne di gas per l’Austria, ha detto: “No, non abbiamo questi segnali”, precisando che il gruppo energetico austriaco Omv continuerà i pagamenti “in conformità con le sanzioni tramite euro”. 

Igor Volobuev, vicepresidente della Gazprombank di proprietà statale, ha annunciato di essere fuggito dalla Russia per combattere a fianco delle forze ucraine, diventando così il quarto alto dirigente o funzionario noto ad aver fatto una brusca uscita dal paese. Lo scrive The Moscow Times.
Volobuev ha precisato di aver lasciato la Russia il 2 marzo e di essersi unito alle forze di difesa territoriale ucraine. “Non riuscivo a guardare quello che la Russia stava facendo alla mia patria”, ha detto Volobuev, nato nella città ucraina nord-orientale di Okhtyrka.

Gazprom ha annunciato di aver completamente sospeso le forniture di gas a Polonia e Bulgaria per effetto del mancato pagamento, alla fine della giornata di ieri, del gas in rubli. Gazprom ha comunicato a Bulgargaz e Pgnig, le sue controparti bulgare e polacche, che i flussi resteranno sospesi fino a quando i pagamenti in rubli non saranno ricevuti. Essendo Polonia e Bulgaria degli Stati di transito del gas verso Paesi terzi, Gazprom ha inoltre avvertito i due Paesi che in caso di prelievo non autorizzato di gas russo destinato a Paesi terzi, le forniture di transito verranno ridotte di un ammontare analogo.

Quattro acquirenti europei hanno già pagato in rubli il gas di Gazprom e dieci hanno aperto i conti presso Gazprombank necessari per assecondare la richiesta di Mosca di pagare in valuta locale. Lo riporta Bloomberg, che cita fonti vicine a Gazprom.

L’interruzione delle forniture di gas russo alla Bulgaria da parte della Gazprom a causa della richiesta di Mosca di modificare la valuta di pagamento rappresenta una grave violazione del contratto ed equivale a un ricatto: lo ha detto il premier bulgaro, Kiril Petkov, secondo quanto riferisce il Guardian.
Petkov ha affermato che la Bulgaria sta rivedendo tutti i suoi contratti con la Gazprom, incluso quelli relativi al transito del gas russo diretto in Serbia e Ungheria, perché “il ricatto unilaterale non è accettabile”. 
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio notturno alla nazione ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di volere smembrare e ridisegnare i confini dell’Europa centrale e occidentale. “L’obiettivo finale della leadership russa non è solo quello di impadronirsi del territorio dell’Ucraina, ma di smembrare l’intera Europa centrale e orientale e assestare un colpo globale alla democrazia”, ha detto il presidente ucraino stando ai media internazionali. 

“Prosegue il dialogo con il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Ho riferito sui progressi nel respingere l’aggressione russa. Siamo grati per il coinvolgimento dell’Italia nelle indagini sui crimini contro l’umanità commessi dalla Russia. Apprezziamo anche il sostegno per rafforzare le sanzioni contro l’aggressore”, scrive su Twitter il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky riferendo di un colloquio con il premier italiano.

“Non c’è nessun segnale sincero da parte della Russia di voler dialogare per una soluzione del conflitto in Ucraina”, ha detto alla Cnn il portavoce del dipartimento di stato americano, Ned Price, ribadendo che i negoziati con Mosca per il rilascio dell’ex marine Trevor Reed non hanno portato ad una discussione più ampia sul conflitto. 

Putin ha avvertito: “Se qualcuno dall’esterno intende interferire negli eventi ucraini, porre una minaccia alla Russia, la nostra risposta sarà fulminea”. “Se la Russia sarà minacciata, risponderà con mezzi che i suoi avversari non hanno ancora”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un discorso ai parlamentari a San Pietroburgo. Il leader russo ha parlato di “minacce geopolitiche” ed ha aggiunto: “Devono sapere che ci sarà una risposta, e sarà rapida. Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo, se necessario. Voglio che tutti lo sappiano”, è il suo avvertimento.

“E’ illegittima la minaccia di Mosca di una risposta militare proporzionale contro i Paesi Nato dopo che il Regno Unito ha dato il suo appoggio agli attacchi ucraini contro il territorio russo con armi fornite da Londra”. Lo ha detto il vicepremier britannico Dominic Raab, tornando sull’acceso scambio di ieri tra Downing Street e il Cremlino.

“L’annuncio di Gazprom di bloccare in modo unilaterale le consegne di gas ad alcuni Stati membri è un’altra provocazione del Cremlino” ma “la nostra risposta sarà immediata, unita e coordinata”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un punto stampa. “Non ci sorprende che il Cremlino utilizzi i combustibili fossili per cercare di ricattarci, la Commissione europea si è preparata a questo in stretto coordinamento e solidarietà con gli Stati membri e i partner internazionali. Faremo in modo che la decisione di Gazprom abbia il minor impatto possibile sui consumatori dell’Ue”, ha sottolineato.

Bombardati nella notte con munizioni a grappolo il villaggio di Zaitseve e la comunità di Svitlodarsk, nella regione di Donetsk. Lo riferiscono le amministrazioni regionali militari e civili in un rapporto reso noto questa mattina sulla situazione in tutta l’Ucraina, citato da Ukrinform. Il documento riporta che le truppe russe hanno usato munizioni a grappolo nella comunità territoriale di Svitlodarsk e nel villaggio di Zaitseve. Gli insediamenti di Marinka, Krasnohorivka, Vuhledar e Lyman sono stati continuamente bombardati con sistemi di artiglieria.

Un attacco a un deposito di munizioni in Russia e un raid ucraino sull’isola dei Serpenti, dove Putin ha piazzato i suoi missili Stena-10, hanno segnato la guerra in Ucraina nelle ultime ore, dopo una giornata caratterizzata dall’ aumento della tensione tra la Nato e Mosca e da scontri in Transnistria che fanno temere un allargamento del conflitto. Falliti, nella sostanza, i colloqui di ieri tra il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e i vertici russi.

 Le forze russe hanno bombardato due volte la città di Avdiivka, nella regione orientale ucraina di Donetsk, con munizioni al fosforo: ieri sera e questa mattina. Lo ha denunciato il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riporta la Ukrainska Pravda. “I russi hanno colpito due volte Avdiivka con munizioni al fosforo. Prima hanno attaccato la notte scorsa nelle vicinanze dell’impianto di coke di Avdiivka e questa mattina, nel centro della città. A seguito dei due bombardamenti (con pezzi di artiglieria, ndr), sono scoppiati diversi incendi nel città”, ha detto Kyrylenko.

Le autorità regionali di Lugansk hanno denunciato che un raid russo oggi ha colpito l’ospedale di Severdonetsk, dove c’erano diversi pazienti, e una donna è morta. Lo riporta Ukrinform. “Nella regione sono rimasti solo due ospedali funzionanti, a Severdonetsk e Lysychansk”, ed “oggi” i russi hanno “deliberatamente aperto il fuoco sull’ospedale di Severdonetsk. Sapevano che l’ospedale non era vuoto, c’erano pazienti e medici”, ha affermato il governatore di Lugansk Serhiy Haidai, aggiungendo che “diversi piani dell’edificio sono stati danneggiati”.

Dopo un incontro con il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, Guterres ha parlato per un’ora con il presidente russo Vladimir Putin, che, all’ennesima richiesta di un cessate il fuoco, ha risposto che non ci sarà pace finchè Crimea e Donbass non torneranno alla Russia. Del conflitto riparla anche il Papa, in un messaggio a un congresso cattolico.”Ogni guerra nasce da un’ingiustizia”, ha detto, aggiungendo che “è triste vedere che l’umanità non riesce a essere capace di pensare con schemi e progetti di pace”.

La ministra degli Esteri britannica Liz Truss si appresta a ribadire, in un discorso anticipato ieri sera, l’intenzione di spingere l’Occidente a un riarmo di fronte all’offensiva russa, posizione già espressa ieri in un vertice convocato dagli Stati Uniti con gli alleati. Una posizione contro la quale Mosca ha subito replicato minacciando attacchi e rappresaglie anche nei territori dei Paesi Nato. Anche il cancelliere tedesco Sholz cede alla richiesta di armi da parte di Kiev a cui invierà 50 carri armati di ultima generazione. Alle 8 di questa mattina, intanto, Mosca si appresta a chiudere i rubinetti del gas a Polonia e Bulgaria, per il rifiuto da parte di quei governi di pagare le forniture in rubli. Zelensky rilancia l’allarme nucleare accusando i russi di avere colpito indiscriminatamente siti nucleari in Ucraina, compreso quello di Chernobyl, rischiando di “spingere il mondo sull’orlo del disastro”, un pericolo a suo giudizio tutt’altro che superato. Per questo ha sollecitato “un controllo globale sulle dotazioni e sulla tecnologia nucleare” russe.

La Turchia auspica che l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky possa avere luogo “nei prossimi giorni”: lo ha detto il ministro della Difesa turco Hulusi Akar dopo il vertice di ieri a Ramstein in Germania. “Ci auguriamo che, nonostante alcune difficoltà, i due i leader possano incontrarsi nei prossimi giorni grazie alle proposte del nostro presidente Recep Tayyip Erdogan”, ha detto Akar, citato dalla Tass. Ieri Erdogan ha sentito telefonicamente Putin, ribadendogli l’invito ad ospitare in Turchia un vertice tra i due presidenti in guerra.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Esteri

Usa, Biden: “Pronti a difendere Israele”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Poco fa io e la vicepresidente siamo stati informati nella Situation Room sugli sviluppi in Medio Oriente. Abbiamo ricevuto aggiornamenti sulle minacce poste dall’Iran e dai suoi alleati, sugli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni regionali e sui preparativi per supportare Israele qualora venisse nuovamente attaccato”: lo scrive su X Joe Biden, postando una foto del team della sicurezza nazionale.

“Abbiamo anche discusso i passi che stiamo intraprendendo per difendere le nostre forze e rispondere a qualsiasi attacco contro il nostro personale nel modo e nel luogo che preferiamo”, ha aggiunto. 
   

Pezeshkian: ‘Israele riceverà una risposta per la sua insolenza’

‘L’Iran non vuole espandere la guerra e la crisi nella regione, ma il regime sionista riceverà sicuramente una risposta per i suoi crimini e la sua insolenza’. Lo ha detto il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, in un incontro ieri sera con il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Sergei Shoigu, a Teheran.

 ‘Le azioni criminali di Israele a Gaza e l’assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh sono la chiara indicazione della violazione di tutte le leggi internazionali’, ha proseguito.

 Pezeshkian ha poi affermato che le relazioni con la Russia sono una priorità per l’Iran, in quanto ‘Mosca è stata un partner strategico e un amico dei tempi difficili per Teheran’. ‘Il tempo dell’unilateralismo di alcune potenze come gli Stati Uniti è passato’, ha aggiunto.

Shoigu, scrive l’agenzia Irna, ha definito Teheran un alleato strategico della Russia nella regione e ha sottolineato i tentativi dei due Paesi di risolvere la sicurezza e di formare un mondo multipolare. Il dirigente russo ha anche incontrato il capo di stato
maggiore delle forze armate iraniane nella tarda serata di lunedì.

Durante l’incontro, Mohamamd Bagheri ha affermato che gli Stati Uniti sanno bene che il mondo non è più bipolare. ‘L’Iran
e’ favorevole alla cooperazione trilaterale con Russia e Cina’, ha aggiunto. 

Bagheri, ‘Dobbiamo resistere e prendere misure reciproche’

 “L’Iran deve resistere e prendere misure reciproche, in conformità con il diritto internazionale, per affrontare le azioni malvagie del regime sionista, che è la causa dell’instabilità nella regione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ad interim Ali Bagheri in una conversazione telefonica avuta ieri sera con il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, il cui Paese è presidente di turno dell’Ue.

 “L’Iran attribuisce importanza al mantenimento della stabilità regionale, ma allo stesso tempo considera il suo legittimo diritto di difendere la sicurezza, la sovranità nazionale e l’integrità territoriale del Paese”, ha sottolineato Bagheri, citato dall’agenzia Irna.

Szijjártó, da parte sua, ha affermato che la comunità internazionale dovrebbe adottare tutte le misure possibili per prevenire l’escalation della tensione e della crisi. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha detto ieri di aver ricevuto da Bagheri, tramite il ministro degli Esteri ungherese, il messaggio che l’Iran ha deciso di attaccare Israele.

Continua a leggere

Cronaca

Finlandia, l’Orchestra Toscana apre il Festival di Musica di Turku

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti

image_pdfimage_print

Al via l’edizione 2024 del Turku Music Festival  che aprirà il prossimo 8 agosto con una interessante proposta musicale a cura di artisti provenienti da Firenze. Il concerto di apertura ha in programma una scaletta multinazionale di musiche di Gioachino Rossini, Camille Saint-Saëns, Franz Schubert e Felix Mendelssohn-Bartholdy, che accompagna il pubblico in uno splendido viaggio musicale.
 
Il Turku Music Festival è stato fondato dalla Musical Society di Turku nel 1960. Si è evoluto in un evento urbano diversificato con un’ampia gamma di eccellente musica, tra cui grandi concerti orchestrali, musica da camera, recital, jazz, eventi all’aperto e concerti per bambini. Il catalogo degli ospiti include ogni anno artisti finlandesi e stranieri. L’attuale direttore artistico è Klaus Mäkelä; i suoi predecessori includono Ville Matvejeff, Topi Lehtipuu, Olli Mustonen e Martti Rousi.
 
La città di Turku è gemellata con una rete di 13 città in tutta Europa. Turku e Firenze sono gemellate da oltre 30 anni. Il Turku Music Festival celebra questa relazione con un tocco di classe, portando il violoncellista Ettore Pagano, il direttore principale Diego Ceretta e una delle migliori orchestre italiane, l’Orchestra Della Toscana, da Firenze per tenere un concerto a Turku.
 
Questo il programma del Festival che si conclude il 29 agosto:
 
Gioacchino Rossini (1792–1868): Une larme (Una lacrima), tema e variazioni per violoncello e archi
 
Camille Saint-Saëns (1835–1921): Concerto per violoncello n. 1 in la minore op. 33
Allegro non troppo – Allegretto con moto – Tempo primo
 
Franz Schubert (1797–1828): Ouverture ‘in stile italiano’ n. 1 in re maggiore D.590
 
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1807–1847): Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 ‘Italiana’
 
Allegro vivace – Andando con moto – Con moto moderato – Saltarello: Presto
 
L’Orchesta della Toscana
 
Fondata a Firenze nel 1980, l’Orchestra della Toscana (ORT) è considerata una delle migliori orchestre in Italia. I suoi 44 musicisti si dividono anche in vari ensemble di musica da camera che si esibiscono in Toscana oltre alla loro base, lo storico Teatro Verdi. Il direttore artistico dell’ORT è Daniele Spini e il suo direttore principale è Diego Ceretta. L’orchestra si esibisce regolarmente in tutta Italia e in alcune delle più importanti sale da concerto del mondo, tra cui la Carnegie Hall di New York, il Teatro Coliseo di Buenos Aires e sedi a Hong Kong e in Giappone.
 
L’ORT ha collaborato con artisti quali Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, James Conlon, Myung-Whun Chung, Gianandrea Gavazzeni, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma, Emmanuel Pahud, Daniele Rustioni e Uto Ughi. Il repertorio dell’ORT comprende opere dal Barocco ai giorni nostri, con particolare attenzione alla musica contemporanea, che l’orchestra esegue regolarmente alla Biennale di Musica di Venezia e allo Strasbourg Music Festival.
 
Diego Ceretta, Direttore Principale dell’Orchestra della Toscana, ha studiato violino e direzione d’orchestra (con Daniele Agiman) al Conservatorio di Milano, diplomandosi con il massimo dei voti. Dopo aver debuttato alla direzione dell’Orchestra Filarmonica Italiana nel 2016, ha diretto diverse orchestre in Italia (tra cui le Orchestre Sinfoniche di Sanremo e Città di Grosseto e l’Ecomusic Big Band, che ha diretto anche in tournée alla Carnegie Hall di New York). Ha diretto le prime mondiali di diverse opere, tra cui Billy Budd di Federico Ghedini e La notte di Natale di Alberto Cara. Nella stagione 2023-2024, Ceretta dirige concerti con l’Orchestra della Toscana in Italia e all’estero e anche spettacoli de Il barbiere di Siviglia al Teatro Regio di Parma. Apparirà inoltre come direttore ospite con LaToscanini a Parma, il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonia Siciliana e l’Orchestre National de Montpellier.
 
Il violoncellista Ettore Pagano (nato nel 2003) è noto per aver vinto i concorsi internazionali Anna Kull, Johannes Brahms e Khachaturian. Ha iniziato gli studi all’età di 9 anni con Riccardo Martinini, diplomandosi con lode presso l’Accademia di S. Cecilia a Roma nel 2021. Nel 2022 ha ottenuto il diploma presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona sotto la guida di Antonio Meneses. Pagano si è esibito nelle principali sale in Italia e in Europa, così come alla Carnegie Hall di New York con la Croatian Radio Orchestra, la Graz Philharmonic Orchestra, la Klaipeda Chamber Orchestra, la Euro Symphony Orchestra SFK e la Sicilian Symphony Orchestra. Nel 2018 ha registrato musiche di De Falla, Cassadò, Popper e Tchaikovsky per Musikstrasse.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Cronaca

Dalla Finlandia un contributo per sostenere i pensionati ucraini

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Il governo finlandese ha generosamente donato 2 milioni di euro al PAM, Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), per sostenere l’assistenza complementare finanziaria del WFP ai pensionati che vivono nelle regioni vicine alla linea del fronte.
Il programma di assistenza in denaro complementare del PAM, lanciato nell’agosto 2023, è progettato per supportare i pensionati con pensioni basse che vivono in aree di ostilità attive o possibili, come definite dallo Stato, integrando le pensioni che ricevono. Da agosto 2023, oltre 360.000 pensionati hanno ricevuto pagamenti dal WFP nell’ambito di questo programma. I contributi della Finlandia e di altri donatori stanno consentendo al PAM di espandere il programma fino alla fine del 2024. Complessivamente, da febbraio 2022, la Finlandia ha contribuito con 11 milioni di euro alle operazioni umanitarie del PAM in Ucraina. 1 milione di euro è stato utilizzato per sostenere un programma congiunto WFP-FAO di azione contro le mine in ambito agricolo per aiutare le famiglie rurali e i piccoli agricoltori a riavviare in sicurezza la produzione alimentare nella regione di Kharkiv, e 8 milioni di euro sono stati utilizzati per fornire assistenza alimentare alle comunità che vivono vicino alla linea del fronte, nonché assistenza in denaro ai più vulnerabili in tutto il paese.
“Fornendo fondi flessibili, la Finlandia continua a dimostrare il suo impegno per un’assistenza umanitaria basata sui principi, consentendoci al contempo di supportare gli ucraini che ne hanno più bisogno, di dare il via a nuove iniziative e di colmare le lacune nei finanziamenti”, ha affermato Richard Ragan, direttore nazionale del PAM in Ucraina. “Siamo profondamente grati al governo finlandese per il suo costante supporto ai nostri programmi umanitari e al popolo ucraino”. L’assistenza in denaro è uno dei tanti modi in cui il PAM supporta gli ucraini colpiti dalla guerra: l’organizzazione distribuisce anche scatole di cibo nelle aree più vicine alla linea del fronte, dove il cibo è difficile da trovare o molto costoso, supporta il programma nazionale di alimentazione scolastica nonché la bonifica sicura di terreni agricoli minati nella regione di Kharkiv per aiutare gli agricoltori e i produttori alimentari a riprendere il lavoro. Il PAM ha anche noleggiato 25 navi per esportare grano ucraino nei paesi bisognosi attraverso la Black Sea Grain Initiative e la Grain From Ukraine Initiative.
Nel 2023 il contributo finlandese al PAM è ammontato a circa 31 milioni di euro, quello dell’Italia a 41. Tuttavia, il contributo della Finlandia è più ampio rispetto a quello italiano in rapporto al PIL.
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite è la più grande organizzazione umanitaria al mondo, con sede a Roma, impegnata a salvare vite umane in situazioni di emergenza e a utilizzare l’assistenza alimentare per costruire un percorso verso la pace, la stabilità e la prosperità per le persone che si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto dei cambiamenti climatici.



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti