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Redazione
“L’assessore regionale alla Cultura Fabiana Santini farebbe bene a non utilizzare pretesti per attaccare l’operato dell’Amministrazione provinciale, basandosi su un mero errore materiale che non cambia di una virgola la sostanza del problema”.
Così l’assessore alla Cultura della Provincia di Viterbo Giuseppe Fraticelli risponde alle accuse provenienti dalla Regione e lanciate proprio dal titolare della Cultura.
“Nel diffondere i dati abbiamo commesso un errore materiale – ammette l’assessore- sono state scambiate le cifre relative alla legge regionale 32 del 1978 con quelle della legge 42 del 1997. Chiarito ciò è però purtroppo ed oggettivamente certo che nel 2012 si è verificata una riduzione del 75% dei contributi regionali destinati alla Cultura nella provincia di Viterbo”.
L’assessore Fraticelli entra poi nel dettaglio delle accuse lanciate dall’assessore Santini all’indirizzo della Provincia.
“La Provincia di Viterbo non si è mai opposta alla gestione centralizzata proposta dalla Regione Lazio – precisa – in quanto la necessità di tutelare gli interessi del territorio attraverso l’assegnazione di fondi maggiori rispetto a quanto sarebbe possibile con le ordinarie modalità, non può non prevalere rispetto alla richiesta di una applicazione letterale della L.R. 17/07, che porterebbe all’emanazione di un bando provinciale finanziato con risorse veramente esigue. L’unica cautela richiesta alla Regione – aggiunge l’assessore provinciale- nell’ottica dell’assegnazione dei contributi ad iniziative in grado di incidere realmente a livello culturale sul territorio, era stata quella relativa al coinvolgimento della Provincia nella fase di esame delle richieste”.
“Per quanto riguarda il rilievo relativo al modesto apporto finanziario della Provincia nei confronti delle iniziative culturali – aggiunge ancora Fraticelli – pur concordando sulla scarsità dei fondi (sia regionali che provinciali) messi a disposizione in termini assoluti, va tuttavia sottolineato lo sforzo fatto dall’Ente nel destinare al bando, in un periodo di gravi difficoltà per gli enti locali, cifre importanti ad integrazione di quelle regionali e quantificabili in € 134.000 nel 2010 e 120.000 € nel 2011: grazie a tali risorse integrative, si è giunti a finanziare una percentuale significativa dei progetti presentati”.
“Per quanto riguarda, invece, le modalità di utilizzo dei fondi, che sarebbero stati ‘dispersi in mille rivoli, finanziando iniziative anche per cifre inferiori ai 2.000 euro’, si rammenta che già dal 2009 il documento annuale redatto dalla Provincia sulla base dell’atto di indirizzo regionale, prevede la suddivisione dei finanziamenti tra progetti di interesse provinciale e progetti di interesse locale, finanziabili tra 1.000 e 3.000 €; considerata la condivisione da parte della Regione Lazio di tale documento – spiega l’assessore provinciale – la Provincia ha operato in modo conseguente, anche perché per alcune iniziative ‘minori’ non può non riscontrarsi una rappresentatività del territorio sotto il profilo del coinvolgimento”.
“Quanto sopra – prosegue Fraticelli – non vuole costituire motivo di strumentali polemiche, ma ribadire la volontà di una piena collaborazione della Provincia di Viterbo con la Regione Lazio, così come è sinora avvenuto e come si auspica possa avvenire anche in futuro”.
In conclusione l’assessore ci tiene anche ad evidenziare un ultimo importante aspetto: “Nonostante il quadro sopra descritto, è motivo di vanto per noi l’aver finanziato, con fondi esclusivamente provinciali cui si sono aggiunti contributi privati, eventi di sicuro prestigio e di forte impatto sul territorio. Penso in primo luogo alla rassegna culturale “Incontri Gentili” che ha coperto l’intera stagione estiva 2011 con iniziative di qualità realizzate nel cortile di Palazzo Gentili; penso all’iniziativa “Lo Smontalibri” ideata dagli scrittori Giorgio Nisini e Roberto Ippolito e realizzata in collaborazione con il Consorzio Biblioteche e la Fondazione Carivit che si sta svolgendo in questo periodo in diversi istituti superiori della Tuscia con la presenza di scrittori di primissimo livello come Dacia Maraini e Chiara Gamberale. Per non parlare della stagione teatrale di Ferento e del protocollo d’intesa sottoscritto con gli altri soggetti proprietari, per il recupero e la riqualificazione dell’importante sito archeologico. A dimostrazione di quanto sia lontana da noi la politica dei finanziamenti a pioggia o dei mille rivoli, a vantaggio di una produzione culturale di qualità e pregio”.
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