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6 anni faon
Senza in alcun modo voler entrare nel merito della triste faccenda giudiziaria che vede come protagonista il Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, che indaga il vice premier e ministro Matteo Salvini per la strana faccenda della nave U. Diciotti della Guardia Costiera, non possono essere taciute alcune perplessità che da diverse parti si sollevano.
Stampa, telegiornali, forum diversi e dibattiti sul web non tendono a diminuire. Sembra che la parola d’ordine sia . “dai addosso all’untore” e ogni salotto televisivo invita il fior fiore degli opinionisti, giornalisti di grido e costituzionalisti di fama ad avvalorare la tesi del procuratore Patronaggio e la sua accusa di sequestro di persona.
Il presente articolo non si vuole occupare di tutto questo dibattito bensì di una dichiarazione di principio sostenuta in coro durante questi talk show
Lo ha ribadito il costituzionalista Giovanni Maria Flick che quei profughi sulla nave Diciotti già stavano su suolo italiano. Dopo il giurista, politico sennonché accademico e già presidente della Corte Costituzionale, sono seguite le dichiarazioni, in diversi talk show ,del giornalista Antonio Capranica. Non è mancata la voce della Sinistra e a ribadirlo con forza per disarmare le argomentazioni di Salvini , si è candidata la deputata Pd Alessia Moroni confermando che sulla nave italiana è considerato suolo nazionale. Sostiene questa tesi Claudio Cerasa, direttore del Foglio e altri ancora, quasi tutti avversi a Salvini, il più apprezzato dagli italiani e come è stato scritto già su questo stesso giornale, considerato da tanti, al pari di Evita Peron, come il leader “spiritual” della nazione.
Incuriositi da tante dichiarazioni, molta gente ha voluto documentarsi e facendo una rapida ricerca sul web ha trovato il testo ufficiale a conferma e cioè:
Territorio della Repubblica/ Le navi/Gli aeromobili/Mare costiero entro 12 miglia marine/ Spazio aereo fino all’ultratmosfera/ Sottosuolo fin dove i macchinari consentono di arrivare. Continuando con la ricerca, poi, si è trovata la nota: “nell’ambito del diritto internazionale il principio di stretta territorialità sembra destinato a cedere il posto al principio di ultraterritorialità”. Quest’ultima nota non è per niente da trascurare per il ragionamento che si vuole sviluppare.
Il 15 giugno 1990 fu firmato il Trattato di Dublino I° dai 12 Stati membro della Comunità europea (Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito). Venne poi sostituito dal Dublino II° e ancora fu modificato e rinominato Dublino III° nel 2013
Il trattato ricalca la stessa norma che prevedeva la Convenzione del 1990 e cioè: “I cittadini extracomunitari che fuggono da Paesi di origine perché in guerra o perseguitati per motivi di natura politica o religiosa possono fare richiesta di asilo solo nel primo Paese membro dell’Ue in cui arrivano.” Le navi e gli aeromobili con principio di territorialità nelle missioni anti-migranti. Nella missione anti-migranti Sofia, partecipano Islanda con una nave, Finlandia con un aereo e l’Inghilterra con la nave della guardia costiera.
Alle missioni anti-migranti di Frontex ed EUNAVFOR MED invece partecipano: la fregata tedesca “Schleswig-Holstein”; la fregata britannica “Richmond” con un elicottero Lynx, un drone da sorveglianza ScanEagle e un contingente dei Royal Marines; la rifornitrice tedesca “Werra”; la nave ausiliaria “Enterprise” e un elicottero AW101 MK2 Merlin britannici; un velivolo per la sorveglianza Falcon 50 della marina francese; un pattugliatore marittimo lussemburghese Seagull Più tardi sono assegnati ad EUNAVFOR Med anche la fregata belga “Leopoldo I”, la fregata spagnola “Canarias”, il pattugliatore sloveno “Triglav” e un aereo per il pattugliamento marittimo P-3C “Orion” spagnolo.
Riassumendo questa breve riflessione, partendo dalla dichiarazione del giurista Giovanni Maria Flick, proseguendo con la dichiarazione della deputata Pd Alessia Moroni, del giornalista della Repubblica Antonio Capranica e compagni e tenendo ben presente il passaggio della Costituzione laddove stabilisce il principio di territorialità, sorgono spontanee le domande:
Queste sono le domande alle quali tanti sperano di avere risposta. Chissà se qualche ospite, opinion leader o bravo giornalista di quelli che presenziano assiduamente i salotti televisivi, riuscirà a soddisfare la curiosità cittadina?
Emanuel Galea
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