PROCESSO ESCORT, BERLUSCONI SI AVVALE DELLA FACOLTA' DI NON RISPONDERE

di Angelo Barraco

Bari – Oggi Silvio Berlusconi si trovava presso il Tribunale di Bari perché citato come testimone nel “processo escort” che è in corso proprio a Bari. L’ex Cavaliere, dopo aver fornito le sue generalità ovvero nome, cognome e residenza ha detto al presidente Luigi Forleo di non voler rispondere alle domande dicendo “Preferirei avvalermi della facoltà di non rispondere”. Berlusconi inoltre è imputato in un processo connesso per i reati di induzione a mentire. L’Ex Cavaliere non ha voluto essere ripreso in aula, né con foto né con video e ciò è stato chiarito dal presidente Forleo ad inizio udienza. In tale processo per associazione a delinquere finalizzata alla prostituzione, sono imputate altre 7 persone nell’ambito dei festini organizzati nella residenza di Berlusconi tra il 2008 e il 2009, tra gli imputati vi è l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini. Secondo i magistrati, Berlusconi in concorso a Valter Lavitola, avrebbe spinto Tarantini a fare dichiarazioni mendaci ai pm che indagavano sulle escort. Berlusconi rimane seduto in aula per 2 minuti circa, quando va via lui dall’uscita laterale entra in Tribunale Patrizia D’Addario che riferisce di essere arrivata tardi per evitare di incontrarlo e che la sua vita è stata rovinata. Aggiunge inoltre che la sua vita è stata rovinata e sottolinea di aver raccontato la verità ai magistrati. E sottolinea di non essere una escort ma di essere l’unica ad aver subito in questi anni. L’Avvocato di Berlusconi inoltre ha riferito che “c'è stato un grosso dispendio di energie per un gesto processuale di scarsa utilità, magari consentito sul piano formale ma del tutto inutile dal punto di vista sostanziale” concludendo con “Forse non era il caso di farlo venire apposta, con rischi per la incolumità e la sicurezza”.