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Cronaca

Prime sanzioni per i furbetti del Green Pass: controlli intensificati per ferragosto

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Ad una settimana dall’ingresso dell’obbligatorietà del Green pass cominciano ad arrivare le prime sanzioni, mentre le principali città italiane si preparano ad intensificare i controlli in vista del Ferragosto. Le prime multe sono arrivate a Treviso e Milano, nel primo caso perché trovati senza certificato verde in una sala scommesse e, nel secondo, perché un cliente di una palestra utilizzava il pass di un’altra persona.

Non accennano a placarsi, poi, anche le proteste, con gli appelli contro la “dittatura sanitaria” che rimbalzano da un social all’altro. Nei prossimi giorni il popolo del “no Green Pass” tornerà di nuovo in piazza, così come gli attivisti del movimento IoApro, da sempre contrari all’obbligo del certificato.

Con il Ferragosto alle porte, l’indicazione da parte del Viminale è quella di intensificare i controlli, pur con discrezione, affidando alle varie prefetture il compito di organizzare l’impiego delle forze dell’ordine sul territorio. Particolare attenzione sarà rivolta, ovviamente, ai principali luoghi di villeggiatura, soprattutto tenuto in considerazione che le discoteche sono ancora chiuse e che di conseguenza aumenta il rischio di assembramenti in spiagge, strade o piazze della movida. L’obiettivo è quello di garantire il rispetto delle norme anti-Covid, dal distanziamento all’obbligo delle mascherine al chiuso, fino alla verifica del Green pass. E così, a Milano, un 20 enne è stato multato dalla polizia perché stava utilizzando un certificato non suo. Il ragazzo, che ora rischia anche la denuncia qualora il documento risultasse falsificato, era stato riconosciuto dal titolare della palestra che, di fronte al rifiuto di dare spiegazioni, ha preferito chiamare gli agenti. Sempre a Milano un 68 enne è stato multato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale dopo essersi rifiutato di mostrare il Green pass. L’uomo era riuscito ad intrufolarsi nel cinema all’aperto ‘Arena Milano Est’, in zona Lambrate, nonostante il tentativo di fermarlo dei gestori dello spazio, che alla fine hanno avvisato le forze dell’ordine. A Treviso cinque clienti di una sala scommesse sono stati trovati sprovvisti del Green pass e ora dovranno pagare una multa che varia dai 400 ai 1.000 euro, come previsto dalla normativa. Tensione, invece, a Padova dove un 46 enne tunisino è stato allontanato dalla polizia dopo aver tentato diverse volte di sedersi in un bar nonostante fosse sprovvisto della certificazione verde. L’uomo ha ricevuto un ordine di espulsione ed è stato trasferito al centro per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo. Fa ancora discutere, poi, l’obbligo del pass nelle mense.

Oggi i 650 dipendenti della Hanon Systems di Campiglione Fenile, azienda torinese specializzata in componenti elettronici, faranno due ore di sciopero contro le disposizioni che, denunciano i sindacati, discriminano i lavoratori in base al loro status vaccinale. Uno sciopero al momento confermato perché l’azienda tira dritto nonostante la precisazione della Regione Piemonte: in una nota spiega che non c’è l’obbligo del Green pass per accedere alle mense aziendali, “fermo restando il rispetto dei protocolli o delle linee guida dirette a prevenire o contenere il contagio”. Nelle mense delle forze armate e delle forze di polizia, il personale in servizio non dovrà avere il Green pass per potervi accedere. In una serie di circolari e di direttive, infatti, la mensa viene equiparata a una “attività di servizio” che non può essere preclusa e, quindi, non c’è l’obbligo di pass che resta però per l’accesso ai servizi di bar e ristoranti, “per il solo consumo al tavolo, al chiuso”, e per poter usufruire di di piscine, palestre e sport di squadra, sempre al chiuso, nelle strutture militari.

Nessuna firma per ora da parte dei sindacati, al momento, al Protocollo sulla sicurezza delle scuole in vista dell’avvio dell’anno scolastico. E’ quanto emerge al termine dell’incontro svolto oggi tra sindacati e i tecnici del ministero dell’Istruzione. Criticità, in base a quanto si apprende, sarebbero sorte in relazione al Green pass, ai controlli, ai tamponi e al distanziamento in classe. Entro agosto il documento dovrà essere approvato.

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Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

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La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

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“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

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