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Esteri

Presidenziali Usa 2016, duello in tv: Clinton trionfa su Trump

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Tempo di lettura 3 minuti Clinton sfoggia un sorriso sereno, una maggiore preparazione nelle risposte e una serenità serafica

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di Paolino Canzoneri

NEW YORK – Il popolo statunitense ha da sempre subìto il fascino dello spettacolo; da sempre ogni evento politico o sportivo viene sempre trasmesso in televisione in una cornice fastosa dove colori, luci e conduzione non sono mai dettagli lasciati al caso ancor più se si tratta del primo confronto televisivo tra i due contendenti alla corsa per le prossime elezioni di presidente degli Stati Uniti. Il candidato repubblicano Donald Trump e la candidata democratica Hilary Clinton hanno dato vita al loro primo incontro televisivo che ha incollato alla poltrona un numero impressionante di americani che adorano questo tipo di confronto-spettacolo. L'ingrato fuso orario per l'Italia ha costretto stampa e mass media ad una notte in bianco per via della diretta televisiva inziata alle 2.30 del mattino ma ne è valsa la pena perchè nonostante non si conoscano al momento i dati precisi dell'audience, l'interesse e la curiosità per un evento simile lo si attendeva trepidamente anche da noi. L'aula magna della Hosftra University di Hempstead a Long Island, quale luogo scelto per l'evento, ha spazzato via i record di ascolto degli 80 milioni del dibattito-confronto tra Jimmy Carter e Ronald Reagan e questo la dice lunga sull'importanza di un evento di questa portata. In un'ora e mezza circa senza interruzioni pubblicitarie, i due candidati hanno dato il loro meglio affrontando argomenti di vario genere e cercando di mettere a segno colpi duri come fossero in un ring di pugilato. Donald Trump segue da subito la sua strada conducendo attacchi diretti alla Clinton su temi scottanti come  Isis, Iran e dichiarazione dei redditi etc. mostrandosi però un po agitato, nervoso e dimostrandosi a volte un po troppo prevalicante mentre la Clinton sfoggia un sorriso sereno, una maggiore preparazione nelle risposte e una serenità serafica dimostrando d'averne di più del suo avversario che si difende asserendo che il suo più grande pregio è il temperamento, frase che Hilary smonta: "Uno con quel temperamento che si innervosisce ricevendo un tweet non mi sembra la persona più adatta per stare vicino al bottone di un' arma nucleare" riferendosi al Tweet furioso che il repubblicano si lasciò sfuggire sulla questione Iraniana. Trump incassa il colpo ma rilancia a modo suo quando l'argomento trattato riguarda dichiarazione dei redditi e sulle  mail cancellate della Clinton: "Non posso pubblicare la dichiarazione perché sono sotto un controllo del fisco, ma lo farò quando lei pubblicherà tutte le 33mila mail segrete che ha cancellato", la Clinton sembra sempre essere pronta nelle risposte: "Perché non ci mostra il suo 'Tax Return'? Possono esserci tre motivi per cui non lo fa: magari non è ricco come vuol far credere o non fa tutta la beneficenza che sostiene di fare oppure ancora ha qualcosa di più grave da nascondere..forse deve dei soldi a qualcuno oppure non paga le tasse". Temi che fanno molto presa sul pubblico americano da sempre intollerante contro qualsiasi reato e inadempienza dolosa di carattere fiscale: "Ci sono lavapiatti, architetti, impiegati che hanno lavorato nelle sue aziende che non sono mai stati pagati" asserisce la Clinton in una serata di forte coinvolgimento del pubblico che sottolinea gli interventi con fragorosi applausi. Sul fronte del razzismo la Clinton affonda la sua lama: "Hai cominciato a far politica con una bugia razzista, accusando Obama di non essere nato in America. Hai iniziato il business non permettendo agli afro-americani di affittare gli appartamenti dei tuoi palazzi e sei stato citato più volte in giudizio", preso quasi alla sprovvista Trump accenna una risposta poco timida e poco convinta: "Hillary non ha l'energia per essere Presidente. Ha speso duecento milioni di dollari per spot pubblicitari e io quasi niente e siamo pari nei sondaggi". Una serata densa di passaggi caldi che tende a concludersi con l'ultimo colpo più efficace contro Trump: "Donald ha chiamato le donne maiale e cagne, ha detto che la gravidanza di un'impiegata è un inconveniente per il datore di lavoro e che una donna non si merita lo stesso stipendio di un uomo se non fa quel lavoro con la stessa qualità". Alla resa dei conti finali nonostante pareri diversi di migliaia di americani davanti lo schermo, i sondaggi danno la Clinton quale vincente a questo primo confronto. Per lei buona la prima.

 

Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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Cronaca

Il presidente della Repubblica Finlandese in visita di lavoro in Italia

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Alexander Stubb incontrerà Sergio Mattarella e successivamente Giorgia Meloni
 
 
Secondo un comunicato della Presidenza della Repubblica finlandese, il presidente Alexander Stubb ha in programma la prossima settimana una visita di lavoro di due giorni in Italia, ospite del presidente italiano Sergio Mattarella .
Tra Stubb e Mattarella è previsto un colloquio a Roma nel secondo giorno della visita del leader finlandese, il 4 luglio. Tra i temi di discussione in agenda figurano le questioni di sicurezza e le relazioni bilaterali.
Successivamente nel pomeriggio, Stubb incontrerà il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
 
Secondo la nota, prima degli incontri ufficiali di giovedì, il presidente Stubb prenderà parte a un dibattito in cui analizzerà la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza dell’Europa nel Mediterraneo e in Africa”, si legge nel comunicato. Il dibattito, insieme ad esperti e ricercatori di politica estera e di sicurezza, è organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI). Il primo giorno della sua visita, il 3 luglio, Stubb incontrerà rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano e finlandese durante una cena organizzata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila.
 
La visita di Stubb ha un particolare significato: per circa quattro anni, prima della sua elezione nello scorso marzo, ha vissuto a Firenze, ove era docente e direttore, dal 2020, della School of Transnational Governance, istituto inserito nell’Istituto Universitario Europeo, Eui, con sede a Fiesole. L’ultimo incontro del Presidente Mattarella con un Capo di Stato finlandese risale all’ottobre 2023, con il predecessore di Stubb,  Sauli Niinistö.
Privo di virus.www.avast.com



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