PRESENTAZIONE LIBRO: "MOSTRO DI FIRENZE: AL DI LA' DI OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO", INTERVISTA A PAOLO COCHI

di Angelo Barraco
 
Firenze – Lunedì 30 maggio, alle ore 18, verrà presentato il libro “Mostro di Firenze, al di là di ogni ragionevole dubbio”, edito da Enigma Edizioni. Gli autori sono: Paolo Cochi, Michele Bruno e Francesco Cappelletti e lo presenteranno presso la Libreria Nardini di Firenze, in Via delle Vecchie Carceri all’interno del complesso delle Murate. Oltre agli autori vi saranno anche: L’Avvocato Cecilia Bevacqua, l’Avvocato Nino Filastò, l’Avvocato Fiammetta Pezzati e l’Avvocato Vieri Adriani, legale delle vittime francesi. Il libro verrà presentato una seconda volta in data 8 giugno presso la libreria CentroLibro di Scandicci alle ore 18 e vi presenzierà la criminologa Roberta Bruzzone, che ha curato la prefazione del libro. Gli autori hanno hanno ripercorso 48 anni di dubbi e misteri su uno dei fatti di cronaca più intrinseco di mistero che la storia italiana abbia mai avuto, una lunga scia di sangue che ha stroncato la vita ad almeno 16 vittime e morti “collaterali”. Gli autori hanno ricostruito l’intera vicenda con l’aiuto di esperti di medicina legale e di entomologia forense e criminologico. La vicenda raccontata attraverso i verbali, i rapporti giudiziari e atti ufficiali di un’inchiesta lunga e tortuosa, con il fine di una nuova valutazione e per evidenziare aspetti rimasti inediti. In questo libro viene totalmente scardinato il racconto del reo-confesso Giancarlo Lotti, che ha accusato i compagni di merende –cagionando loro la condanna- e si è autoaccusato. Il libro ridimensiona le dichiarazioni di Lotti e ne esce fuori un racconto privo di credibilità, alla luce di elementi oggettivi presenti negli atti del processo. Inoltre, tutta la cronologia degli eventi e nuove conclusioni emersi da recenti studi nel campo entomologico e medico legale che hanno portato alla luce una dicotomia inconciliabile con i risultati fino ad oggi processualmente accertati. Nel libro vi è inoltre una perizia medico legale comparativa tra il delitto del 1983 di Giogoli e il delitto di Scopeti datato 1985.
 
Noi de L’Osservatore d’Italia abbiamo intervistato in esclusiva Paolo Cochi, uno degli autori del libro nonché noto documentarista.
 
– Come nasce il libro?
 
Nasce dalla volontà degli autori di raccontare tutta l' interminabile vicenda, utilizzando i dati certi e reali, attingendo totalmente agli atti ufficiali. Tutta la storia viene esposta in maniera dettagliatissima e scevra da ipotesi o considerazioni personali, che troppo spesso hanno condizionato gli appassionati della vicenda creando addirittura "scontri" ideologici sulle varie tesi esistenti  . Sarà  dunque il lettore a farsi un'idea libera da condizionamenti . Non proponiamo tesi alternative , ma solo riscontri oggettivi derivanti dagli atti ufficiali.

– Cosa è emerso dai vostri studi sulla vicenda?

L'elemento più significativo, a mio avviso , riguarda il testimone reo-confesso e chiamante in correita' , Giancarlo Lotti. In un capitolo del libro si evidenziano le numerosissime incongruenze dei suoi racconti ed in talune circostanze ha sicuramente mentito. Nel suo confuso racconto sui delitti, racconta di situazioni ed elementi assolutamente impossibili. Non solo sul giorno del delitto di scopeti ma anche negli altri 3, nei quali avrebbe partecipato. Sul delitto di Baccaiano , ad esempio,  ci descrive una situazione materialmente impossibile, ma questa la potrete ben apprendere nel libro.
 
– Quali sono i punti da chiarire sulla vicenda del Mostro di Firenze?
 
La vicenda é totalmente da chiarire. A mio avviso si é arrivati ad una verità parziale dal punto di vista giuridico, che non si sposa affatto con quella storica .
 
– Alla luce dei nuovi elementi messi in evidenza, c'è la possibilità di riaprire il caso?
 
Il caso del mostro , non mi risulta si sia mai chiuso. Le indagini, come hanno gia' riportato alcuni media, sono ancora in essere. Anche in considerazione del fatto che 3 duplici omicidi, non hanno alcun colpevole dal punto di vista giudiziario. Penso sarà difficilissimo arrivare ad individuare il responsabile o i responsabili. Troppi anni sono passati .