PRESENTATI 513.450 EMENDAMENTI PER IL RIPRISTINO DEL SENATO ELETTIVO

A.B.

Roma – Il Premier Matteo Renzi, in seguito alla visita in Giappone e ai buoni auspicati con fermezza durante i vari convegno nipponici, si è espresso in merito alla direzione del Pd delle riforme fatte nel corso di questo anno. Il premier ricorda inoltre l’impegno della sua maggioranza: “Non sottovaluto le questioni politiche che stanno alla base del fatto che alcuni di noi non hanno votato la fiducia su alcuni provvedimenti di riforma: e' il segno di resistenze profonde”. Ieri sono stati presentati 513.450 emendamenti sul ddl Boschi in commissione Affari costituzionali del Senato.
 
Ecco quanto hanno presentato i singoli gruppi: Lega nord: 510.293. Forza Italia: 1.075. Sel: 1.043. Misto componente Fare: 259. Gal: 215. M5S: 194. Riformisti italiani: 124. Movimento x: 75: Pd: 63. Gruppo Autonomie: 45. Misto: 30. Misto componente l'Altra Europa con Tsipras: 20. Area popolare: 11. Ala 3. L’obiettivo è quello di ripristinare il Senato eletto direttamente dai cittadini. Intanto dal fronte politico iniziano a scuotesi gli animi e i commenti. Alfredo D’Attorre, un esponente della minoranza del Pd, si augura che ci sia dialogo vero in questa direzione, aggiunge poi “non come al solito, che Renzi parla un'ora e non ascolta le critiche”. Grida a gran voce che serve un confronto vero sul Senato eletto, puntualizza che bisogna evitare che il governo metta la fiducia anche sulla riforma della Costituzione. Ha aggiunto inoltre: “Vedremo se rinascera' un nuovo patto del Nazareno, vedremo se Forza Italia cambiera' di nuovo idea sull'elettivita' del Senato. Verdini non credo possa diventare il nuovo padre costituente”. Anche la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani dice la sua e si sofferma sulle riforme precisando: “Siamo impegnati sulle riforme, talmente importanti per il Paese che se altre forze politiche sono disponibili e vogliono partecipare bene, ma non e' un nuovo patto del Nazareno, ma l'impegno e la responsabilita' a coinvolgere tutte le forze politiche”.