POZZALLO, IMMIGRATI : FERMATI DUE SCAFISTI

di Christian Montagna

Pozzallo – Sono stati fermati due scafisti di 45 e 18 anni responsabili dello sbarco di 128 immigrati soccorsi da nave “Fenice” della Marina militare nel Canale di Sicilia. Centosedici tra cui anche donne e bambini gli immigrati a bordo del gommone e altri 12 su un barchino di legno fatiscente. Un numero così esiguo di migranti, secondo le indagini degli inquirenti, avrebbe avuto l’obiettivo di eludere i controlli, ma, non è stato così: la rotta prevista per lo sbarco e la successiva fuga è stata sbagliata dallo scafista. L’iniziale sbarco su una piccola spiaggia del trapanese è terminato con l’approdo a Ragusa e l’intervento della Marina Militare. Il questore con un provvedimento, rimpatrierà tutti i tunisini.

CHI ERA LO SCAFISTA?

Già noti alle forze dell’ordine italiane, l’uomo ha diversi precedenti. Lo scorso ottobre, sbarcato a Trapani era stato fermato dalla polizia e portato in carcere. Riconosciuto dai migranti, è stato nuovamente arrestato. Secondo le testimonianze, ciascun migrante avrebbe versato mille dollari per il viaggio, fruttando complessivamente cento trenta mila dollari all’organizzazione. Soltanto nel 2015, a Pozzallo, sono quindici gli scafisti fermati.

MATTARELLA ALLA FAO SUGLI IMMIGRATI
"Contenere le dimensioni di un problema epocale e con il quale dovremo convivere a lungo” sarà possibile solo con una grande cooperazione generale. “Senza cooperazione fra Paesi e fra continenti ogni barriera diventerà insicura e finirà per alimentare ulteriormente odi e fanatismi". Sono queste le parole con cui il Presidente ha affrontato la situazione immigrati alla conferenza Fao. E ancora ha fatto riferimento all’impegno e alla lotta contro i trafficanti. “E’ un dovere umano”- afferma Mattarella- quello di salvare vite umane”. L’invito poi è rivolto all’Europa affinché si possa raggiungere una strategia che rafforzi la cooperazione fra i Paesi di origine e di transito in modo da favorire la loro crescita economica e sociale.